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La Modena nascosta | L'antico cimitero ebraico di Finale Emilia

Risalente al 1600 ma recuperato solamente nel 1987, il cimitero ebraico di Finale Emilia è un luogo tra i più caratteristici della provincia modenese ed ospita più di 50 sepolture monumentali

Oltre 300 anni di storia della comunità ebraica di Finale Emilia sono custoditi all'interno del cimitero ebraico dell'omonima città, un luogo sacro risalente al 1600 che ospita 57 tra sepolture antiche ed epigrafi più recenti, tra le quali quella di Elvira Castelfranchi, maestra ebrea che dedicò l'intera vita all'insegnamento anche e soprattutto durante gli anni di persecuzione della Seconda Guerra Mondiale. Un luogo che ha conosciuto nuova vita nel 1987, grazie al recupero del gruppo culturale R6J6 e al contributo di Rita Levi Montalcini, e nel 2015 grazie ad un minuzioso lavoro di restauro delle oltre 50 lapidi monumentali. 

Le 57 sepolture custodite nel cimitero ebraico di Finale Emilia

Per accedere al cimitero ebraico di Finale Emilia, circondato da una cinta muraria nei primi anni del '900, ci si imbatte inizialmente in una cancellata in ferro sormontata da un dettaglio, la stella ebraica a cinque punte, nel quale è racchiusa la parola "Shalom", letteralmente "pace" in ebraico. Varcata la soglia, si nota sin dal principio una netta suddivisione degli spazi dell'area cimiteriale e della disposizione delle 57 sepolture sino ad oggi individuate.

La totalità delle sepolture è orientata in direzione sud-est, verso Gerusalemme, ma le singole posseggono caratteristiche differenti: quelle più antiche sono 22, si trovano nella parte occidentale del cimitero e si differenziano dall'idioma delle parole incise sulle lapidi, solitamente ebraico ad eccezione di una che mostra i segni della scrittura aramaica, mentre le più recenti, 35, si trovano nella zona orientale dell'area cimiteriale ed esibiscono epigrafi in lingua italiana o italiana ed ebraica. La lapide più antica risale al 1585 mentre tra le più recenti vi è la sepoltura di Elvira Castelfranchi, maestra ebrea che mantenne fede alla sua vocazione all'insegnamento e continuò ad esercitare la professione nonostante le proibizioni imposte agli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. A lei e alla sua memoria è dedicato l'attuale Istituto Comprensivo di Finale Emilia.

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Nella parte centrale del cimitero, invece, si trova la sepoltura del suo fondatore, il banchiere Donato Donati, l'uomo che nel 1600 acquistò il terreno sul quale sarebbe stato edificato il luogo di sepoltura ebraica con il permesso del duca Cesare d'Este. Di rilevante interesse vi è inoltre una lapide a cippo - probabilmente dedicata ad un rabbino - costruita ad imitazione del Rotolo della Torah. Nel 2000, invece, il cimitero ebraico di Finale Emilia si è arricchito di un altro elemento, un albero piantato in memoria di don Benedetto Richeldi, prete che salvò diverse famiglie ebree di Finale Emilia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Attualmente è possibile visitare il cimitero ebraico di Finale Emilia a scopo didattico e su prenotazione telefonando al Museo Civico, tel. 0535/92812

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