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Calcio: presentato per la terza volta Bergodi | "Nessuna rivincita, grande motivazione"

E' stato presentato oggi al 'Braglia' Cristiano Bergodi, il "nuovo" allenatore del Modena, richiamato sulla panchina per tentare di salvare la squadra dalla retrocessione

È stato presentato oggi per la terza volta Cristiano Bergodi, dopo il suo arrivo nell'estate del 2010, l'allenatore aveva rinnovato il contratto nel giugno del 2011 e, dopo l'esonero, eccolo di nuovo richiamato sulla panchina gialloblù. Torna dopo il noto caso "Cuttone" che il presidente Rinaldi, invece di sorvolare, sottolinea criticando la stampa locale: "I giornali hanno scritto di tutto e di più in modo anche un po' cattivello, per non dire molto cattivo, e credo che in questa situazione maggior buon senso dai giornali locali sarebbe servito; chiaro - continua Rinaldi - che anche la società ha fatto i suoi errori, ma ha fatto cose normali in un mondo anormale che è quello del calcio".

"La società ha fatto alcune scelte tre me si fa, non me ne voglia Bergodi, ma in quel momento la squadra andava male e in questo mondo chi paga è l'allenatore responsabile della squadra che manda in campo. Il nuovo allenatore aveva iniziato bene, ma i risultati sono sempre quelli che determinano le scelte e risultati non hanno dato a lui ragione. Nelle ultime tre partite il Modena non ha dato mostra di essere coesa e di ottenere risultati per raggiungere salvezza. Ieri è stata presa la decisione più logica, non solo per il fattore economico, ma anche per la continuità, la mia stima per Bergodi è rimasta immutata così abbiamo richiamato allenatore e staff che conoscono l'ambiente. I calciatori si sono dimostrati d'accordo e ora nessuno dalla società ha più alibi. Se si retrocede - conclude Rinaldi - è perchè la squadra è scarsa, perché i giocatori acquisiti in estate e in inverno sono scarsi, ma io non credo siano così".

Bergodi poi ha risposto nel migliore dei modi e forse oggi può trovare veramente le motivazioni per fare bene, motivazioni che al suo ritorno in estate non aveva dato l'impressione di avere: "Io sono molto contento di essere tornato - ha detto il Mister -; prima di tutto, ho grande motivazione, non si tratta di nessuna rivincita. Avevo voglia di rivedere i miei ragazzi con cui avevo un rapporto ottimo sotto ogni aspetto per cui quando mi hanno chiamato c'è stata grande contentezza, anche se a novembre quando sono stato esonerato ho provato grande amarezza, ho sempre pensato che mi andasse concesso del tempo per il fatto che l'anno scorso si era fatto un bel lavoro e per avere mostrato professionalità portando collaboratori seri e capaci. I risultati erano quelli che erano, ma ci sono anche molte attenuanti: molti giocatori determinanti erano infortunati e un allenatore da un anno all'altro non diventa un brocco all'improvviso. Ora ritorno e spero di avere ragione ancora una volta per arrivare alla salvezza, ne ho lette e ne ho sentite tante, è ora che i ragazzi parlino sul campo". Così si è ripresentato Bergodi al 'Braglia', sicuro di sé come sempre e della sua capicità di risollevare le situazioni complicate.

Non si è fatto nemmeno trovare impreparato il Mister che, confessa, non ha mai veramente abbandonato la squadra: "Ho seguito sempre il Modena a parte una gara, conosco tutti a parte Perticone, giocatore seguito da questa estate; Signori è un ottimo giocatore e spero che possa dare anche di più; Ardemagni non ha bisogno di presentazioni. Dal punto di vista tecnico-tattico vedremo, Di Gennaro nelle ultime gare ha fatto vedere le sue qualità, perciò non credo ci sia bisogno di stravolgere completamente il 4-3-1-2, spero solo di fare più punti. È come se a Modena ci fossi sempre stato, mi lega l'affetto della piazza e dei tifosi che non erano contenti dei risulttati prima che andassi vis, ora spero stiano vicini alla squadra".

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