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Sassuolo, Pavoletti: "Inverno lungo per me, ora inizia la primavera"

E' rientrato più forte di prima Leonardo Pavoletti dopo la squalifica per doping durata quaranta giorni. Ora pensa solo a giocare e a divertirsi in campo. "Penso di arrivare a 15 gol entro fine anno"

Ha scontato i suoi 40 giorni di squalifica per doping Leonardo Pavoletti ed è tornato in campo con tanta rabbia e voglia di dimostrare il proprio valore: "Finalmente sono tornato in campo - ha detto l'attaccante neroverde -, quest'inverno è stato veramente lungo ma ora inizia la primavera". Subito schierato contro l'Ascoli, oltre alla miglior prestazione della stagione, il livornese ha anche segnato forse il suo gol più bello da inizio campionato: "Martedì il Mister mi ha buttato in campo, avevo tanta voglia ed è andata bene. Dopo aver preso palo e traversa pensavo non sarebbe entrata, ma sono stato bravo a crederci ancora; poi la squadra mi ha dato tante palle da giocare quindi alla fine sono risucito a trasformare il terzo palo in gol".

Pavoletti parla di rabbia, ma non perde comunque il sorriso che contagia tutti e vale più di mille parole: "Mi ha lasciato tanta rabbia questa vicenda perché essere incolpati di una cosa che è stata una leggerezza da parte di tutti non è bello. Io mi sono sempre sentito tranquillo perché sapevo di non aver fatto nulla e non vedevo l'ora di scendere in campo per far vedere che ragazzo sono e che giocatore sono. Avevo pensato mi potessero accadere tante cose nel calcio, ma il doping proprio no. Ho letto tanti titoli sui giornali che accostavano il mio nome al doping, eppure non me lo sono mai sentito addosso. La rabbia è stata più per non poter giocare, perché per il resto non era una cosa che sentivo mia perciò non mi ha dato troppa noia".

Non lo ferma più nessuno ora che ha trasformato tutta la rabbia in entusiasmo e dopo essere tornato in campo con una prestazione di così alto livello: "Ora viene il bello, spero di scendere in campo spesso e di dimostrare insieme ai compagni quello che valiamo: ci divertiamo a vogliamo continuare così. Martedì in campo c'era quella voglia di giocare e di mettersi a disposizione della squadra che ti fa divertire ancora di più e anche gli avversari a fine gara ci hanno detto che siamo troppo forti e che loro ce l'hanno messa tutta ma noi abbiamo fatto sempre qualsosa in più. Quando è così, di partita in partita è sempre più bello giocare".

Ora il distacco dal resto della classifica è notevole, basti pensare ai 10 punti sulla seconda, ma il Sassuolo fa la corsa solo su se stesso: "Noi pensiamo a noi, a come preparare le partite e al nostro gioco; poi se sotto non tengono il passo meglio ancora, noi pensiamo comunque a fare più punti possibili. Però non voglio essere banale: è chiaro che guardiamo la classifica, ma soprattutto pensiamo a migliorarci, a fare gol e a giocare sempre meglio. Per me la sfida in classifica contro gli amaranto è un grosso derby, ma i miei amici mi hanno detto che a Livorno sono stati contenti del mio gol". Ora non bisogna pensare di essere già arrivati o snobbare gli avversari, neanche il fanalino di coda Grosseto che arriva sabato al 'Braglia': "Sabato sarà una delle partite più difficili perché arriviamo da una grande prestazione e quando è così si rischia di sentirsi 'belli'. Arriva una squadra che non è messa bene, ma non dobbiamo prenderla sotto gamba. Anzi, dobbiamo lavorare come se giocassimo contro Livorno e Verona. Se prendi i punti contro le squadre che hanno questa differenza da te in classifica, sono proprio questi punti che ti fanno vincere il campionato".

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