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Alias in azienda e permessi illimitati per transizione di genere, l'accordo lbgt tra sindacati-Conad

Le sigle confederali modenesi hanno siglato nuovi protocolli con la galassia Conad, con un'attenzione particolare verso le discriminazioni

Nelle scorse settimane a Modena le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil hanno sottoscritto importanti accordi con aziende della galassia Conad: La Rotonda srl, supermercato in Strada Morane, Conad Nord Ovest e Team Service srl rispettivamente sede direzionale e società di servizi presso la sede di via Danimarca 80.

All’accordo sottoscritto con La Rotonda si è scelto di dare il significativo titolo di “Lavoro a Km 0” perché prevede che lavoratrici e lavoratori, su base volontaria, prestino servizio alla minor distanza possibile dalla propria residenza, nel caso anche cambiando sede di lavoro. E’ uno dei primi accordi di questo tipo ed ha l’obiettivo di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti e limitare l’utilizzo dell’auto privata. Benefici ambientali, riduzione dei costi di trasporto, minori rischi di infortuni in itinere ed un maggiore benessere dei dipendenti coinvolti ne sono l’immediata conseguenza. Come organizzazioni sindacali siamo convinti che queste scelte impattino in modo positivo anche sull’organizzazione del lavoro.

Gli accordi stipulati con Conad Nord Ovest e Teamservice prevedono norme specifiche per il contrasto a violenza di genere, stalking, maltrattamenti familiari, molestie sui luoghi di lavoro, tutela della dignità e diritti delle persone LGBTQIA+. In particolare si ampliano i diritti previsti dal DL n. 80/2015 (congedi parentali), vengono recepiti i contenuti dell’accordo quadro del 26 aprile 2007 su molestie e violenza nei luoghi di lavoro e l’accordo regionale Emilia-Romagna del 16 aprile 2018, anche prevedendo la fruizione di congedi aggiuntivi non retribuiti fino a 6 mesi e la possibilità di trasferimento di sede per la tutela delle vittime di violenza.

Inoltre si sancisce la possibilità di fruire di permessi non retribuiti illimitati per terapie ed appuntamenti previsti per il percorso di transizione di genere. Viene introdotto il diritto al riconoscimento dell’Alias, ovvero il diritto di comparire, nei documenti interni all’azienda, con il nome corrispondente alla propria identità di genere.

Per le organizzazioni sindacali è "estremamente importante aver concordato con le imprese la condanna di ogni tipo di discriminazione, anche attraverso la promozione di momenti formativi con assemblee sindacali specifiche, oltre a sancire l’imparzialità di trattamento e uguaglianza di opportunità affinché non siano preclusi percorsi di carriera in ragione del genere o altre motivazione che non siano esclusivamente riconducibile a merito e competenze professionali. Le organizzazioni sindacali saranno parte attiva nell’assistenza per le denunce di atti illeciti di questa natura quali discriminazioni, molestie, ecc".

Le sindacaliste di Filcams Cgil Cinzia Pinton e Giorgia Volpi (componente della segreteria con delega alle pari opportunità) affermano che “la contrattazione ha un ruolo fondamentale per il riconoscimento dei diritti di tuttə, per il contrasto alla violenza e ad ogni tipo di discriminazione, a maggior ragione in un Paese estremamente arretrato su questi temi e in presenza di un Governo ad essi ostile. Per questo – proseguono Pinton e Volpi – sollecitiamo le imprese a porre attenzione su questi temi al fine di definire accordi e protocolli con le organizzazioni sindacali. Quanto costruito oggi è coerente con l’iniziativa delle ‘Panchine Rosse’ in memoria delle vittime.”

Infine Pinton e Volpi ricordano che “da qualche anno è attivo presso la Camera del Lavoro di Modena lo ‘Sportello Arcobaleno’ creato per offrire una prima risposta e assistenza alle vittime di violenza e discriminazioni, a cui tuttə si possono rivolgere.”

Per parte sua Thomas McCarthy di Uiltucs Uil ricorda che “il luogo di lavoro, se non è il primo, è sicuramente il secondo luogo, dopo la casa, dove tuttə noi passiamo la maggior parte della nostra giornata e della nostra vita. Viviamo in un mondo dove i cambiamenti, ambientali / climatici / demografici / di abitudini sono in continua e in rapida evoluzione.

“Per il sindacato – prosegue McCarthy – il fatto che un’azienda sottoscriva accordi con le organizzazioni sindacali e che si impegni a tutelare, promuovere ed estendere diritti per la dignità delle persone condannando ogni tipo di discriminazione e di violenza è un segnale molto positivo e auspichiamo che questo percorso si realizzi anche in altre aziende per la sua importanza.”

Per Alessandro Martignetti di Fisascat Cisl “nell’azienda tuttə hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettato ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate sui principi di eguaglianza e di reciproca correttezza. E’ fondamentale che le parti datoriali si impegnino a garantire che la dignità degli individui non debba essere mai violata e qualunque atto o comportamento che si configuri come molestie o violenza nel luogo di lavoro sia affrontato con misure adeguate nei confronti di chi le ha intraprese.”

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