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Giro d'Italia 2021 e sicurezza stradale, anche a Modena la campagna di sensibilizzazione

Nel 2019 nella città di Modena 961 incidenti stradali con 17 morti e 199 ciclisti coinvolti nel15,6% dei sinistri complessivi. 114 pedoni investiti nell’8,9% degli incidenti totali con lesioni. Parte la campagna di sensibilizzazione ACI. Obiettivo: far prendere coscienza sulla sicurezza e sui comportamenti quotidiani degli automobilisti, dei ciclisti, dei pedoni e della micro-mobilità

Da Modena a Cattolica la 5* tappa del Giro d’Italia assolutamente pianeggiante che si svolge quasi interamente sulla statale n°9 via Emilia.

I numeri degli incidenti stradali non si fermano mai e invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni, e della micro-mobilità in costante crescita.

ACI è nuovamente protagonista al Giro d’Italia 2021, proseguendo la campagna di sensibilizzazione ACI #rispettiamoci, lanciata nel 2019 per ribadire l’importanza di comportamenti sempre corretti alla guida, soprattutto quando l’automobilista incontra chi pedala o cammina.

La campagna è un tassello importante per riflettere sui numeri, incoraggiando progetti e iniziative di prevenzione. Il dato 2020 relativo all’incidentalità non è statisticamente significativo a causa delle stringenti limitazioni per il Covid-19, ma il 2019 evidenzia come un decesso su due appartenga alla categoria dei cosiddetti utenti vulnerabili. In particolare, si è registrato un forte aumento tra le vittime dei ciclisti (+15,5%) rispetto al 2018, dentro e fuori le aree urbane. I pur parziali dati in elaborazione del 2020 confermano tale tendenza, nonostante la consistente riduzione della mobilità e dell’incidentalità complessiva.

Nel 2019 cresce in Italia la vendita delle biciclette (+7% che si raddoppia nel 2020) e ne aumenta l’utilizzo (+25%) anche per spostamenti casa-ufficio, ma il trend sale conseguentemente anche gli incidenti stradali che coinvolgono le bici (+3,3%). Fonte: ACI – Istat Nella provincia di Modena, in particolare, nel 2019 si sono registrati 2.631 incidenti stradali con lesioni, di cui 55 mortali. Di questi 478 sono stati con una bicicletta: il 13 % dei sinistri complessivi.

La maggior parte si è verificata sui rettilinei e negli incroci, provocando 10 morti e 468 feriti. Preoccupante anche lo scenario se si considerano i pedoni: 259 sono stati investiti nel 7 % degli incidenti totali, principalmente su strade urbane (236) e strade non urbane all’interno dell’abitato (12). Le vittime sono state 9. Fonte: ACI – Istat Nello specifico, a Modena città, sede di partenza della quinta tappa del Giro d’Italia, nel 2019 si sono registrati 961 incidenti stradali con lesioni di cui 16 mortali: 199 i sinistri che hanno coinvolto una bici, pari al 15,6% degli incidenti complessivi, provocando 5 morti e 194 ciclisti feriti.

Preoccupante il quadro anche se si considerano i pedoni: 114 persone sono state investite nel’8,9% degli incidenti totali con lesioni. 4 le morti registrate. Fonte ACI - Istat La campagna ACI #rispettiamoci vuol essere un richiamo alla responsabilità, per un atteggiamento di rispetto di tutti verso tutti, perché tutti insieme affrontiamo la strada nelle diverse modalità, come autisti, come ciclisti, come pedoni. Un richiamo positivo, non impositivo, all’educazione stradale, al rispetto e all’attenzione all’altro, quale primo elemento per la riduzione di vittime e feriti.

Il Comune di Modena già all’inizio del percorso del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il Pums 2030, ha analizzato l’incidentalità per individuare gli incroci stradali più critici per ciclisti e automobilisti. L’analisi ha permesso di individuare oltre trenta snodi con particolari criticità per risolvere ciascuna delle quali sono stati sviluppati progetti specifici con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza per la mobilità dolce.

L’analisi verrà aggiornata nei prossimi mesi sulla base dei nuovi dati per individuare eventuali altri punti critici e per verificare l’efficacia degli interventi effettuati. In altri incroci, che non rientrano tra quelli più pericoli, sono stati effettuati lavori nell’ambito della mobilità d’emergenza, introducendo, per esempio, elementi luminosi e segnaletica di pericolo per rendere più visibile l’attraversamento ciclabile, o rivedendo l’assetto dei semafori. Sono in corso, infine, attività di manutenzione stradale e ciclabile.

Il Presidente dell’Automobile Club di Modena Vincenzo Credi dichiara: “Come Presidente di Aci Modena credo fortemente nel progetto ACI #rispettiamoci -, un progetto che spinge automobilisti, ciclisti e pedoni alla condivisione delle strade e degli spazi, basato su di una educazione alla mobilità che va incentivata, in primis nei giovani. È fondamentale diffondere la conoscenza delle principali norme del Codice della strada, aumentare la conoscenza dei fattori di rischio degli incidenti stradali e migliorare la consapevolezza del fatto che il rispetto delle norme contribuisce, in modo determinante, a proteggere la propria e le altrui vite".

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