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La lettera | Minori stranieri non accompagnati, "Valorizzare i tutori volontari"

Una lettera aperta al sindaco di Modena che, partendo dalla tragedia del parco Novi Sad, sollecita ad utilizzare maggiormente le risorse esistenti per agevolare l'integrazione dei ragazzi che giungono in città

Scossi - come tanti modenesi - da quanto accaduto al parco Novi Sad il 31 marzo, con la morte del 16enne pakistano ospite di una comunità di Minori stranieri non accompagnati (mnsa), un gruppo di Tutori Volntari ha deciso di condividere una lettera aperta, indirizzata al sindaco i Modena Gian Carlo Muzzarelli.

I Tutori Volontari sono persone formate in maniera specifica per diventare appunto responsabili legali di quei bambini e ragazzi che giungono nel nostro paese senza genitori, acquisendo così la qualifica di mnsa con la quale vengono accolti in apposite comunità. Si tratta di una figura istituita con una legge del 2017 e proprio in quell'anno anche un gruppo di modenesi ha intrapreso questo percorso, mettendo poi il proprio tempo a disposizione dell'accoglienza. 

Per alcuni di loro vi sono già state esperienze concrete di tutoraggio, ma quanto emerge dalla lettera è una in realtà un sottoutilizzo di queste figure, che fa riflettere ulteriormente sui percorsi di accoglienza ed integrazione che, come la cronaca amaramente racconta, sono spesso ben lungi dall'essere virtuosi.

La lettera aperta

"Quello che è successo al parco Novi Sad sabato pomeriggio è un disastro: prima di tutto per Arham, il ragazzo pakistano che ha perso la vita a 16 anni, in un paese straniero in cui era arrivato, dopo mesi di doloroso viaggio, per tentare di avere una possibilità; poi per la sua famiglia lontana che non lo rivedrà mai più, ma anche per chi si è occupato di lui concretamente tutti i giorni nella quotidianità. Ma è un grande disastro anche per Modena; la morte violenta di un sedicenne ci deve sconvolgere e spingere a fare di più e meglio per questi ragazzi, gli ultimi degli ultimi, perché non succeda più. Modena è una città ricca, ricca soprattutto di donne e uomini, gruppi, associazioni che conoscono bene la realtà dei MSNA (minori stranieri non accompagnati)".

La lettera a firma dei Tutori Volontari Simonetta Vacondio, Chiara Sgarbi, Patrizia Baldini, Cristina Giovanardi, Nadia Artioli, Sabina Macchiavelli prosegue ed entra nel merito: "Si deve fare di più, non bastano vitto, alloggio, scuola. Servono occasioni e spazi d'incontro e scambio con ragazzi italiani, di sport e musica, esperienze di volontariato, tirocini lavorativi. E' così che si creano le alternative al contagio seduttivo dello spaccio e dei piccoli furti del parco Novi Sad. Occorre approfondire la conoscenza delle culture dei minori stranieri; solo così operatori e volontari potranno promuovere percorsi d'integrazione efficaci e relazioni profonde di fiducia reciproca".

"L'Amministrazione Comunale, sulla base delle esperienze già fatte e delle politiche finora messe in atto, potrebbe contribuire a creare un approccio diverso all'accoglienza dei MSNA a Modena: incentivando i rapporti con l'associazionismo e il volontariato esistenti in città, stimolando lo sviluppo di una rete, fra i soggetti coinvolti, in vista di un superamento dell emergenzialità e la creazione di una prospettiva più ampia. Diventare un modello di integrazione che dia davvero a questi sfortunati ragazzi una possibilità. 'Non c'è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra diversi' diceva Don Milani".

Concludono i Tutori Volontari venendo proprio al ruolo che li coinvolge direttamente "Per ultimo citiamo una risorsa importante, che può fare la differenza nei percorsi dei minori stranieri, i Tutori Volontari: cittadini e cittadine che gratuitamente si impegnano con un giuramento in tribunale ad occuparsi e seguire i ragazzi (Legge 47/2017 Tutori MSNA). Ad oggi questa figura spesso non riesce a svolgere il proprio ruolo, poche sono le nomine del Tribunale dei minori, grandi le difficoltà di coordinarsi con servizi sociali, comunità d'accoglienza. Non è questa la sede in cui parlare di tutte le difficoltà. Rimane il fatto che i tutori potrebbero essere una importantissima figura di riferimento adulta che opera esclusivamente per il bene di ragazzi e ragazze e svolge un ruolo di genitorialità sociale, un grande spreco non promuoverli. Se Modena avesse tanti tutori valorizzati e ascoltati forse il parco Novi Sad sarebbe un po' più vuoto di ragazzi confusi e in difficoltà".

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