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Il Castello di Guiglia riapre le porte ai visitatori, Bonaccini: "Un gioiello"

Il presidente della Regione al via della stagione insieme al sindaco Lagazzi. Oltre alle sale nobili, la fortezza medievale custodisce alcuni oggetti del casinò risalenti al secondo dopoguerra e recuperati grazie al lavoro dei volontari. Nel periodo bellico fu anche nascondiglio delle opere d'arte della Galleria Estense di Modena

Luoghi che risvegliano immaginari sospesi tra avventura e fiaba, spazi incantati che evocano tempi di dame e cavalieri. Sono i castelli dell’Emilia-Romagna, un grande patrimonio di rocche, fortificazioni e antiche dimore nobiliari che, da Piacenza a Rimini, attraggono e affascinano visitatori di ogni età e provenienza.

Tra i 100 manieri che fanno parte del circuito dei Castelli dell’Emilia-Romagna c’è anche il Castello di Guiglia, nel modenese, un’imponente fortezza trecentesca con vista sul fiume Panaro famosa per essere stata la residenza estiva dei Marchesi Montecuccoli e che oggi riapre le porte ai suoi visitatori.

Apertura alla quale è stato presente il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che nel pomeriggio ha visitato il castello, noto anche come Conventino, insieme al sindaco del Comune di Guiglia, Jacopo Lagazzi, e all’assessore al turismo, Enzo Migliaccio.

“Un luogo magico, ricco di cultura e bellezza naturalistica capace di offrire ai visitatori un’evasione dalla realtà, un vero e proprio viaggio nella storia della nostra regione- sottolinea Bonaccini-. In Emilia-Romagna abbiamo la fortuna di avere un grandissimo patrimonio di castelli aperti al pubblico, un itinerario di torri antiche, camminamenti medievali, giardini rinascimentali, saloni nobiliari, affreschi e stendardi che rappresentano un segmento prezioso della nostra offerta turistico-culturale”.

VIDEO | Viaggio nel Castello di Guiglia

Il Castello di Guiglia

Si accede al centro storico di Guiglia dall’arco monumentale, datato 1710 e si sale poi al maniero tra case quattro-cinquecentesche. Il solenne portale in facciata introduce al cortile con loggiato a colonne e stucchi di un fastoso barocco simile a quello delle seicentesche dimore estensi; domina su tutto il possente torrione medievale.

Nel periodo bellico vi furono nascoste le opere d'arte della Galleria Estense di Modena e nel dopoguerra ospitò per brevissimo tempo un casinò di cui sono stati recuperati la roulette e il biliardo che oggi fanno parte dell’esposizione aperta al pubblico.

Presso il castello si trova anche la chiesa della Beata Vergine di San Luca, ultimata nel 1715, che accoglie le tombe dei Montecuccoli. La famiglia Montecuccoli era devota alla Madonna di San Luca e per questo motivo l'oratorio si presenta come una riproduzione in miniatura del Santuario di San Luca che si trova a Bologna.

La Torre del Pubblico, collocata davanti all'originario ingresso della rocca, ha pianta quadrata, un portale in cotto ad arco a strombo ed è sormontata dalla cella campanaria dotata di campana seicentesca. L'edificio attiguo aveva probabilmente funzione di Casella, il luogo in cui si svolgevano le adunanze della Comunità.

Nei mesi di maggio e giugno è possibile visitare il castello la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Per maggiori informazioni: https://www.castellodiguiglia.it/

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