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Piazza Redecocca, il Siulp difende il poliziotto condannato per le manganellate

Dopo la decisione del Tribunale dei giorni scorsi interviene il sindacato di polizia: "Sentenza che scardina capisaldi pluridecennali in tema di ordine e sicurezza pubblica"

"Le sentenze si rispettano: è innanzitutto da poliziotti che commentiamo la decisione del Tribunale di Modena, di condannare un nostro collega a 18 mesi per lesioni volontarie, più il pagamento di una provvisionale da 15.000 euro più 5.300 euro di spese processuali". E' il Segretario Generale Provinciale Siulp Roberto Butelli a commentare la decisione del giudice modenese di condannare l'agente di Polizia che nel 2016 colpì in particolare una manifestante dei collettivi antagonisti per impedirne l'accesso insieme agli altri giovani presso la sede dei Servizi Sociale di Piazzale Redecocca.

Il sindacato precisa: "Parliamo di un poliziotto in servizio con l’uniforme di ordinanza e che pertanto, rappresenta lo Stato, che esegue un legittimo ordine di un superiore gerarchico per impedire l’assalto ad un’istituzione pubblica come gli uffici comunali e, nel farlo, difende sé stesso e i cittadini da chi attacca con violenza preorganizzata". Da qui la riflessione di Butelli: "Se un poliziotto come questo viene condannato a 18 mesi, come si può esercitare
la nostra professione per la quale abbiamo giurato fedeltà alla Repubblica Italiana? Vorremmo che qualcuno ci spiegasse come possiamo impedire scontri di piazza, o assalti a uffici pubblici e privati, violenze e disordini senza rischiare condanne esemplari come quella che ha subito il nostro collega. Vorremmo che qualcuno illustrasse a tutta la Polizia di Stato, ma anche alle altre Forze dell’Ordine che concorrono nel mantenimento dell’ordine pubblico, come sia possibile tecnicamente fare il proprio dovere senza trovarsi rovinati per il resto della propria vita".

Il Tribunale, che ha condannato anche tre manifestanti nell'ambito dello stesso procedimento penale, ha evidentemente valutato in maniera diversa i fatti, in particolare i colpi sferrati alla giovane, ferita seriamente ad un occhio. Ma il Siulp non ci sta e antepone una visione differente: "In un momento storico come questo, dove la sicurezza è assolutamente al centro della vita economica, sociale e politica di Modena ma non solo, una sentenza come questa scardina capisaldi pluridecennali in tema di ordine e sicurezza pubblica: l’istituzione Polizia deve impedire violenze e devastazione, difendere chi viene aggredito e difendere sé stessa se colpita. Come è possibile farlo se chi rappresenta lo Stato viene punito e per giunta così
duramente?"

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