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Cambia il modo di calcolare la Tari, nessun aumento per il 2021

Tra 2020 e 2021 agevolazioni per oltre 8 milioni di euro, quest’anno anche per le utenze domestiche. Ok del Consiglio alla manovra con le nuove modalità di calcolo

Cambia il modo di calcolare la Tari e il Comune di Modena decide per il 2021 di non aumentare le tariffe, ancora ferme ai valori del 2017, dopo aver già evitato l’effetto conguaglio per quelle dello scorso anno con un intervento di un milione e 337 mila euro. Anzi, alle agevolazioni decise nel 2020 per far fronte all’emergenza sanitaria per due milioni e 335 mila euro (gli sconti sulle utenze non domestiche per circa un milione di euro saranno nelle bollette di luglio), se ne aggiungono altre per circa quattro milioni e 619 mila euro portando il totale della manovra Tari 2020/2021 a superare gli otto milioni di euro con l’obiettivo di andare incontro ai bisogni di famiglie e imprese favorendo la ripartenza.

Lo ha deciso  il Consiglio comunale, rispettando la scadenza del 30 nonostante il possibile rinvio, approvando un pacchetto di quattro delibere proposto dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi e dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza tra le quali anche la convenzione con cui si affida a Hera la gestione ordinaria del tributo per il triennio 2022-2024.

Con le nuove agevolazioni introdotte si impegnano complessivamente quest’anno quattro milioni e 501 mila euro, potendo contare anche sulle risorse del governo per l’emergenza Covid. Sono previsti sconti, già nelle bollette di settembre, fino al 70 per cento a favore delle utenze domestiche svantaggiate per oltre 394 mila euro, l’abbattimento di tutte le utenze domestiche (uno sconto di 9,49 euro per ogni componente del nucleo familiare, impegnando un milione e 870 mila euro: per una famiglia di tre persone in un appartamento di 90 metri quadri significa un taglio del 10 per cento della bolletta) e un nuovo intervento sulle utenze non domestiche dal valore di due milioni e 354 mila euro utilizzando anche risorse del Fondo funzioni fondamentali: in particolare, verrà abbattuta del 60 per cento la quota variabile per le categorie più colpite dall’emergenza sanitaria (2.235 utenze tra ristoranti, bar, esercizi commerciali, cinema, impianti sportivi, discoteche eccetera), l’abbattimento sarà del 20 per cento per altre categorie (più di 8 mila utenze) e non sono previste agevolazioni per le categorie in cui rientrano banche, ospedali, farmacie, supermercati alimentari, edicole e tabaccai (circa il 15 per cento delle utenze: 1.930).

Cambio di metodo

Il cambio di metodo di calcolo della tariffa sui rifiuti si applica per legge dal 2020 ma questo è il primo anno in cui la novità entra a regime e l’impostazione della manovra consente di evitare un eccessivo squilibrio nel 2022 quando il Comune non potrà più contare sulle risorse straordinarie dell’emergenza sanitaria.

La Tari ora viene definita sulla base di un metodo (Mtr) stabilito dall’Autorità nazionale (Arera) per garantire trasparenza e una valutazione del rapporto costo-qualità del servizio, con l’ente del bacino territoriale (Atersir) che predispone il Piano economico finanziario (Pef) per riconoscere i costi del gestore del servizio integrato dei rifiuti e degli investimenti, mentre al Comune compete di stabilire le tariffe prendendo atto del Pef.

“Il Comune – precisa l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi - conferma una stabilità importantissima nell'equilibrio tra servizi ambientali offerti e tariffe correlate. Il lavoro degli anni scorsi è la base che ci permette non solo di attivare agevolazioni eccezionali, ma anche di guardare con minori preoccupazioni al 2022. Questo 2021 è un anno di 'super transizione', con tante variabili contemporaneamente sul tavolo: il nuovo metodo di calcolo Arera, l'uscita dei privati dall'assimilazione, il nuovo contratto di servizio post gara Atersir. Di fronte a cambiamenti così profondi, tanti altri territori hanno avuto squilibri. Modena no e quindi ora possiamo continuare a lavorare per programmare progetti di prevenzione della produzione dei rifiuti, aumentare gli obiettivi di raccolta differenziata, di effettivo recupero e di pulizia della città, oltre ad intraprendere il percorso di cambiamento del sistema di raccolta, in attesa di capire il prossimo piano regionale”.

Il Consiglio comunale ha approvato le tariffe per il 2021 e la presa d’atto del Pef 2021 calcolato con il metodo Arera/Mtr e predisposto da Atersir, per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro, con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena civica) e il voto contrario di Lega Modena, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia (escluso il consigliere Baldini, astenuto). Il Regolamento per l’applicazione della Tari è stato approvato con il voto a favore della maggioranza, quello contrario di M5s e FI e l’astensione di Lega Modena e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia. Voto a favore della maggioranza, contrario del M5s e astensione di Lega Modena, FI, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia per la presa d’atto del Pef 2020 e la conferma del conguaglio stabilito nel dicembre dello scorso anno (inserito nel bilancio 2021) che consente di evitare l’aumento da rateizzare nei prossimi anni.

Via libera (voto a favore dei gruppi di maggioranza, contrario di Lega Modena, M5s, FI, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) anche alla Convenzione che affida a Hera spa la gestione ordinaria della Tari per il triennio 2022-2024, con un costo annuale calcolato nell’1,94 per cento sugli incassi (fino a un massimo di 638 mila euro più Iva) rispetto all’attuale che è del 2,18 per cento (con un massimo di 718 mila euro). La valutazione di economicità dell’affidamento è stata fatta anche rispetto alla percentuale del 2,08 prevista con la gara Intercent-er.

Hera quindi continuerà a gestire la banca dati e i circa 100 mila bollettini annuali del tributo, con Pago PA come principale modalità di pagamento. Sono comunque possibili anche altre forme di versamento come, per esempio, la delega F24 o i bonifici bancari. Confermate le tre rate di luglio, settembre e dicembre, oltre all’eventuale conguaglio.

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