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Cronaca Ospedale Universitario / Piazza Pozzo

Arresti medici, Policlinico parte civile: da quantificare il danno erariale

"Danno di immagine incalcolabile, faremo valere le nostre ragioni", dicono l'assessore regionale Lusenti e il dg Policlinico Petropulacos. L'azienda è in attesa di ricevere maggiori dettagli su aziende fornitrici coinvolte nell'indagine

“Un danno di immagine irreperabile per il Policlinico e il sistema sanitario”. È questa la valutazione data dall'assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti assieme al direttore generale del nosocomio di via del Pozzo Licia Petropulacos al termine della conferenza sanitaria convocata in sede straordinaria alla Provincia di Modena in seguito a quanto emerso dopo l'operazione camici sporchi. Dei nove medici colpiti da misure restrittive, otto hanno interessato dipendenti dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, uno del Policlinico: Vincenzo Luigi Politi, all'epoca dei fatti clinical reasearch coordinator. Qualora l'azienda riceverà una notifica ufficiale dagli inquirenti, verranno disposti i provvedimenti disciplinari del caso.

PROVVEDIMENTI - In merito a tutti i fatti contestati, l'assessore Lusenti dà un giudizio “duro e negativo – ha commentato – perché producono anche a molti mesi di distanza una situazione irreparabile di perdita di reputazione per il servizio sanitario nazionale e regionale. Valuteremo con volontà la decisione se costituirci come parte civile e come parte lesa non solo per il danno materiale, ma anche di immagine”. Dello stesso avviso Licia Petropulacos: “Tutto ciò lascia un'ombra di grande preoccupazione nei cittadini e si ribalta su operatori estranei a queste vicende, operatori che continuano a lavorare con professionalità, anche in cardiologia che oggi opera regolarmente. Le situazioni oggetto di indagine – ha specificato – sono state tutte superate, comprese quelle sotto l'attenzione degli investigatori”.

FORNITORI & DANNI - Preso di mira dai cronisti è stato il nodo riguardante le aziende fornitrici: secondo la ricostruzione dei Carabinieri, 12 imprese avrebbero pagato i medici per eseguire esperimenti non autorizzati. “Abbiamo un nostro elenco dei fornitori – ha spiegato Licia Petropulacos – oggi gran parte dell'attività di gare per forniture sono gestite a livello di area vasta (Emilia nord, sette aziende) o a livello di regione. In quest'ultimo caso, subentra la gestione dell'agenzia di acquisti regionale Intercenter”. Tutto da quantificare il danno erariale inflitto al Policlinico: “Purtroppo non conosciamo ancora tutti gli elementi emersi dall'indagine – ha aggiunto il dg - Non abbiamo ricevuto nessuna informativa ufficiale dalla Procura, in via prudenziale abbiamo istruito gli uffici di sospendere ogni aggiudicazione e richiesta nell'ambito dei device. Per noi sarebbe importante avere al più presto informazioni più precise per agire di conseguenza. Da stamane – ha concluso la dottoressa Petropulacos - abbiamo nominato il difensore dell'azienda che tutelerà i nostri interessi, l'avv. Andrea Mattioli”.

PARTE CIVILE - Forte il rammarico anche dal Presidente della Provincia Emilio Sabattini: “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare – ha affermato - Valuteremo, come conferenza territoriale socio sanitaria, di costituirci parte civile, perché il danno subito è grande e chi l'ha prodotto deve pagare". Al presidente dell'associazione degli amici del cuore, Giovanni Spinella, "va il merito di aver aperto la strada per la ricerca della verità. La conferenza e la Regione hanno accolto subito questi contenuti. Il pubblico ha fatto il possibile, ma resta l'amarezza per quanto accaduto".

 

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