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Cronaca Mirandola

Ricostruzione, la canzone pro terremotati di una bambina di 8 anni

L'improbabile impresa canora di Jenny.Lì, 8 anni, che si improvvisa un rap melodico per chiedere al governo chi si occuperà della ricostruzione e, soprattutto, dove andranno a finire le nostre tasse

L’Emilia che tiene botta ha avuto la fortuna di essere oggetto di centinaia di iniziative di solidarietà, utili a raccogliere fondi per la ricostruzione, pensate per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica o, a volte, dettate solo dalla voglia di protagonismo. Sembra purtroppo inserirsi in quest’ultimo gruppo il video musicale della piccola Jenny.Lì, 8 anni, catapultata in uno studio di registrazione a incidere una versione babyrap di una canzone di denuncia e fantasolidarietà. Chiaramente, se responsabilità (morale!) ci dev’essere, e magari siamo soltanto noi a vedere della malizia dove di malizia non c’è nemmeno l’ombra, andrebbe attribuita a chi ha promosso, permesso e pubblicizzato l’esibizione della piccola Jenny. La canzone, orecchiabile se vogliamo trovarle un pregio, sconvolge più che altro per le parole, che acquisterebbero senso solo ed esclusivamente in bocca ad un adulto capace di capire ciò che sta cantando e dare un senso alle domande che vengono poste. Diversamente il risultato è a dire poco grottesco. Quando infatti una bambina delle elementari chiede allo stato “Sono rimasta senza casa, i miei danni chi li paga?”,  o vuole sapere come mai le tasse versate dai cittadini non vengono impiegate per la ricostruzione, o ancora si interroga su chi ricostruirà la sua scuola realizzata grazie al sudore e al lavoro dei compaesani, un brivido leggerissimo dovrebbe colpire l’ascoltatore.  Non crediamo che sia giusto mettere in bocca a una bambina una denuncia sociale che seppur giustificabile e comprensibile deve essere promossa e portata avanti da adulti consapevoli, che sanno le tasse cosa sono, a cosa servono, e hanno idea del ruolo del governo e delle azioni che vanno compiute. Vale a poco l’unico passaggio realmente infantile e innocente del brano, ovvero il ritornello in cui la piccola Jenny spera nell’intervento di un magico supereroe che sistemi le cose: è straniante rispetto alla cruda verità sollevata dalle domande precedenti e se possibile rende ancora più surreale l’effetto complessivo del video e dell’ascolto del brano.

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