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Diritto alla casa: Acer, ecco il nuovo Consiglio d’Amministrazione

Nominati i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda. La proposta, illustrata dal Sindaco di Modena Giorgio Pighi, è stato votata da tutti i presenti con una sola astensione, quella del Comune di Sassuolo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Cambio al vertice per l’Azienda Casa dell’Emilia Romagna della Provincia di Modena. Nella seduta di questa mattina della Conferenza degli Enti, sono stati nominati i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda. La proposta, illustrata dal Sindaco di Modena Giorgio Pighi, è stato votata da tutti i presenti con una sola astensione, quella del Comune di Sassuolo: nel nuovo organismo direttivo siederanno Andrea Casagrande, Elisa Abati e Gaetano Venturelli. I tre eletti sostituiranno il Consiglio d’Amministrazione uscente, in carica dal 2007, composto da Vito Tedeschini, William Zaccarelli e Francesco Montieri.

E la Conferenza degli Enti è stata anche l’occasione per i saluti per il presidente e per il vicepresidente uscenti, Vito Tedeschini e William Zaccarelli, che nel ringraziare i Comuni e la Provincia per la proficua collaborazione di questi anni di lavoro, hanno sottolineato gli ottimi risultati raggiunti dall’Azienda, impegnata per rendere sempre più efficaci le politiche abitative a Modena e provincia. Considerazioni che hanno trovato un riscontro puntuale nelle parole dei sindaci intervenuti nel corso del dibattito e nei numeri del bilancio consuntivo 2011, presentato dal vicepresidente uscente Zaccarelli e votato all’unanimità dall’assemblea.

L’Azienda ha chiuso l’esercizio dello scorso anno con un utile di circa 143.000 euro: il calo rispetto agli anni precedenti si spiega anche con l’avanzare della crisi che determina una entrata da canoni più bassa essendo legata al reddito delle famiglie (oggi il canone medio Erp, più basso rispetto al passato, è di 141 euro al mese). Per quanto riguarda i risultati economici della gestione dei 6.120 alloggi del patrimonio di edilizia residenziale pubblica si ottiene complessivamente un fondo lordo superiore ai 10 milioni di euro (in parte già impegnati) destinato alle politiche abitative dei Comuni modenesi, che potranno essere utilizzati per i piani di manutenzione straordinaria, per l’incremento del patrimonio pubblico abitativo e per cofinanziare i fondi sociali di sostegno all’affitto.

Ottimi i risultati anche delle politiche di verifica sulle posizioni reddituali degli utenti. I controlli effettuati in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate hanno fatto segnalare 748 dichiarazioni difformi, rispetto ad un dato dell’anno precedente di circa 1500: un calo che conferma la bontà e l’efficacia dell’attività di verifica portata avanti negli anni dall’Azienda modenese.

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