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Cronaca

Curiosità Modenesi | "Pippo" il bombardiere notturno e la chiesa scomparsa

Erano tempi bui quelli della guerra e quando la sirena suonava la notte significava che stava per arrivare "Pippo". Le bombe da lui sganciate fecero molte vittime e in una notte sparì nel nulla un'intera chiesa, di cui oggi potete vedere solo il campanile

Forse per i più giovani la parola "Pippo" non vuole dire nulla, ma per gli adulti e in particolar modo gli anziani quello è un nome che riporta alla mente storie racconate quando erano piccole, o in certi casi persino ricordi diretti. "Pippo" era il nome che veniva genericamente dato agli aerei da caccia notturni che durante il periodo '43-'45 sorvolarono la città di Modena. Ogni notte vi era il pericolo che una di queste macchine volanti potesse colpire la propria casa o quella del vicino. 

PIPPO NON SOLO A MODENA. Molti pensano che il nome "Pippo" fosse utilizzato solo a Modena, ma in realtà era più diffuso di quanto pensiamo. Infatti in Veneto era conosciuto come "Pippetto" mentre in Toscana lo chiamavano "Il Notturno". Quando si sentivano le sirene significava che l'aereo stava per arrivare e così tutti spegnevano le luci in casa per rendere difficile all'aereo l'orientamento. Dietro questo aereo circolava una leggenda, cioè che l'aereo non fosse degli Alleati, ma dell'Asse, con lo scopo di spaventare i civili e far sì che i modenesi odiassero gli Alleati. In realtà è solo una leggenda perché oggi sappiamo che partiva da Foggia e Falconara Marittima. 

LA CHIESA SCOMPARSA. Se mai siete capitati in piazzetta dei Servi guardando con attenzione avrete notato che in quel luogo vi è un campanile, senza però l'entrata della chiesa. Molti di voi avranno pensato che l'entrata della chiesa sia dietro la piazza, ma non è così. La chiesa semplicemente non c'è più. La vittima più nota di Pippo fu proprio la chiesa di San Salvatore, che per una decina di anni dopo la fine del conflitto rimase in piedi, ma solo nell'area attorno all'altare, poi il sindaco di allora decise di demolirla perché pericolosa. Oggi se passate per piazza dei Servi controllate con lo sguardo per terra e vedrete una linea disegnata nella piazza con sassolini scuri che descrive il perimetro della chiesa, sul cui suolo oggi ci sono i parcheggi. 

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