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Cronaca

Inaugurata oggi piazza Darsena del Naviglio

Il cartello dello spazio che sorge in parte sull’area dell’ex darsena ottocentesca, a sinistra di via del Lancillotto, è stato scoperto dal sindaco Giorgio Pighi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“Già dal 1633 la Darsena era il porto di Modena, quando ancora la nostra città era attraversata da canali e le vie d’acqua erano snodi importanti per i collegamenti civili e commerciali di Modena con esterno”. Così ha ricordato oggi, 18 aprile, nel suo discorso il sindaco di Modena Giorgio Pighi durante l’inaugurazione del nuovo cartello di piazza Darsena del Naviglio, spazio che sorge in parte sull’area della ex-darsena ottocentesca, che si apre sulla sinistra di via Del Lancillotto ed è delimitata dal cavalcaferrovia di viale Mazzoni e da via Giovan Battista Spaccini. Alla cerimonia erano presenti, oltre a numerosi cittadini e ai titolari del ristorante Bianca, la presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti, il consigliere comunale Sandro Bellei, Franca Baldelli, direttrice dell’Archivio storico e OIimpia Nuzzo, scrittrice e attenta conoscitrice della storia della polisportiva Villa D’Oro.

La Darsena, cioè l’area circostante il bacino di approdo della barche che risalivano il canale Naviglio, fu costruita nel 1633 all’interno delle mura perimetrali della città come punto di arrivo del canale, delimitata a ovest dalla Strada della Darsena e a est dal corso del Naviglio. Fino all’inizio del XVII secolo le navi che giungevano a Modena approdavano all’esterno delle mura e soltanto nel 1600, per favorire lo sviluppo economico e commerciale della nuova capitale del Ducato estense, si cominciò a progettare l’introduzione delle barche anche in città. Dalla darsena navigando sulle acque del canale a bordo del Bucintoro o delle peote ducali, gli Estensi potevano raggiungere la loro residenza estiva del Catajo presso Padova e, oltre, approdare a Venezia. Lungo le acque del canale viaggiavano anche imbarcazioni commerciali come burchielli, magane o peote che portavano le merci (e soprattutto il sale dalle saline ducali di Comacchio) dal contado in città. Nella darsena vennero scaricati i marmi, le pietre e anche le colonne monolitiche per il cantiere del Palazzo Ducale che si possono tuttora ammirare in facciata.

Sul Naviglio persone e merci hanno viaggiato per secoli fino a quando, nel 1858, il tratto del canale che scorreva all’interno della città fu coperto per consentire la costruzione della stazione ferroviaria ma anche per ragioni di salubrità e abbellimento. Al suo posto fu realizzata un’ampia arteria stradale, l’attuale Corso Vittorio Emanuele e la darsena fu spostata fuori dalle mura a ovest del Naviglio, che scorreva ancora scoperto. Il canale esterno fu coperto solo all’inizio del ‘900, quando approdò a Modena l’ultima nave portante sale da Venezia.

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