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Cronaca

Osservatorio Appalti: tante firme contro le infiltrazioni

Tante buone intenzioni e poche concrete novità di rilievo per l'aggiornamento del protocollo d'intesa a poche ore di distanza dagli arresti per gli appalti pubblici truccati in odore di Ndrangheta a Serra

Una sala di rappresentanza gremita come non mai quella del Comune di Modena. Sindaci, unioni dei comuni, enti pubblici, associazioni di categoria, consorzi, sindacati, cooperative e ordine professionali si sono dati appuntamento per l'aggiornamento del protocollo d'intesa dell'Osservatorio provinciale degli Appalti. Il ché, se da un lato la cosa può avere dell'ironico, visto che la firma segue l'ondata di arresti per appalti pubblici truccati in odore di Ndrangheta a Serramazzoni, dall'altro c'è il valore prettamente simbolico del quadrato formato dalle istituzioni contro le infiltrazioni della criminalità organizzata, "soprattutto nel cratere sismico dove ci si sta attrezzando per la ricostruzione", ha evidenziato il Prefetto Benedetto Basile, il quale ha assicurato "la massima attenzione" sul caso che sta coinvolgendo il piccolo centro appenninico.

Ma cosa prevede l'aggiornamento del protocollo che debuttò nel 1999? Considerando le novità della normativa vigente, il nuovo accordo ha l'obiettivo di rafforzare l'impegno delle stazioni appaltanti nel garantire i controlli sui contratti di lavoro, la sicurezza per i lavoratori, le verifiche nei cantieri, il rispetto dei subappalti (nota dolentissima visto quanto accaduto a Serramazzoni), l'emissione di sanzioni. Fra le novità concrete, emergono le misure organizzative e gli oneri a carico dell'appaltatore, l'iscrizione alle Casse edili della provincia per tutta la durata dei lavori e per tutti i lavoratori, l'esecuzione del contratto, la sicurezza in fase di esecuzione e il subappalto. A spiccare come una novità non di poco conto è l'estensione del protocollo agli appalti privati. "Gli appalti pubblici riguardano solamente un terzo del lavoro - ha spiegato l'assessore provinciale alle infrastrutture Egidio Pagani - Il grosso riguarda proprio gli appalti privati". In merito alle questioni burocratiche, Pagani ha sottolineato che "Pur in un quadro di semplificazione per le imprese, si rendono più efficaci i controlli introducendo disposizioni più vincolanti sulla documentazione (dai contratti alle assunzioni) e grazie all'introduzione, per esempio, dell'obbligo di mantenere aggiornato il libro di cantiere, per verificare chi entra e chi esce".

Dopo una sintetica presentazione tenuta dall'assessore comunale ai lavori pubblici Antonino Marino, i presenti si sono avviati alla firma, mentre in pochi hanno distolto lo sguardo dal volto nuovo del panorama istituzionale modenese, il commissario di Serramazzoni Carmen Castaldo: "Il prefetto ha già detto quello che c'era da dire - ha tagliato corto - Per quanto riguarda Serramazzoni io apprendo delle indagini in corso dai giornali, io spero che la cosa finisca qui, che non vengano implicati altri collaboratori del Comune", dopo l'arresto in flagranza di reato del geometra Enrico TagliazucchiDopo le firme, però, bisognerà necessariamente passare ai fatti affrontando questioni finora ignorate? Un esempio: la tendenza dei professionisti a non denunciare casi sospetti, nonostante quanto previsto dalla carta etica della professioni.

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