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Cronaca Mirandola

Terremoto nella Bassa, tutte le soluzioni abitative per gli sfollati

La Provincia di Modena fa il punto sulle modalità di aiuto agli sfollati della Bassa: campi tendati, strutture protette o contributi economici. Soluzioni anche per agricoltori e allevatori

Sono molteplici le soluzioni messe a disposizione dagli enti locali per aiutare coloro che a causa dei sismi hanno perso la casa o sono impossibilitati ad entrarvi, perché manca l’agibilità. La maggior parte degli sfollati è ospitata nei campi allestiti dalla protezione civile, ma a fronte di una disponibilità di oltre 10.000 posti letto, sono poco più di 8.000 quelli effettivamente occupati. A breve si provvederà al completamento del censimento informatico per stabilire il numero esatto degli occupanti, e per capire se tutti ne hanno effettivamente diritto.

Circa 2.600 persone si sono invece sistemate negli hotel che hanno siglato convenzioni con Protezione Civile e Assohotel: le strutture, temporaneamente gratuite, si trovano sia nel territorio modenese che in altre province o regioni.

Moltissimi sono anche coloro che hanno preferito sistemarsi per proprio conto, senza occupare gli spazi allestiti per l’emergenza: per questi cittadini è stato stanziato il CAS (contributo per l’autonoma sistemazione), che va da un minimo di 200 euro a nucleo familiare, fino a un massimo di 600. Maggiori risorse sono state messe a disposizione dei portatori di handicap.

Gli sfollati, nel caso non abbiano ancora usufruito di nessuna delle agevolazioni sopraelencate, possono rivolgersi al Centro Operativo del proprio comune di residenza per farne richiesta. 
Soluzioni abitative di medio periodo sono le sistemazioni di famiglie in appartamenti sicuri e sfitti: una parte del canone dell’affitto potrà essere saldato dalle famiglie grazie al contributo per l’autonoma sistemazione.

Gli anziani non autosufficienti e i disabili assistiti dai comuni sono stati trasferiti in altre strutture della provincia o in zone limitrofe a quelle del sisma: per tutti verrà garantita la continuità dell’assistenza.

Una soluzione ancora diversa è stata messa a disposizione degli allevatori e degli agricoltori che intendono proseguire con la loro attività anche se gli stabili non sono più agibili: nelle fattorie si stanno allestendo delle tende, montate da Protezione Civile con il supporto di carabinieri e tecnici, che permetteranno agli allevatori di stare all’interno delle aziende agricole e di proseguire per quanto possibile l’attività.

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