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Cresce il ‘capitale digitale’ delle imprese modenesi cresce. Lapam: "PA in ritardo"

Nel 2016 gli investimenti in tecnologie avanzate da parte delle imprese manifatturiere in Emilia Romagna sono state percentualmente più alte rispetto al resto del Paese: sono infatti il 50%, a fronte del 40% della media nazionale

Mettiamo al centro il cosiddetto ‘capitale digitale’, ovvero la presenza delle tecnologie digitali nel mondo dell’impresa. Le imprese stanno investendo, anche grazie al progetto Industria 4.0, e i risultati sono tangibili, occorre però lavorare ancora molto per annullare il digital divide nei confronti di altri Paesi, facendo sì che la banda ultra larga si diffonda sempre di più”: cosi' Lapam Confartigianato ha presentato una ricerca sul capitale digitale delle imprese, manifatturiere e artigiane, del nostro territorio.

Nel 2016 gli investimenti in tecnologie avanzate da parte delle imprese manifatturiere in Emilia Romagna sono state percentualmente più alte rispetto al resto del Paese: sono infatti il 50%, a fronte del 40% della media nazionale e del 46% dell’intero Nord Est. Industria 4.0, poi, fa breccia nelle imprese artigiane modenesi: il 24,5% di queste forniscono servizi digitali (la media regionale è ferma al 19,4%), con una crescita tra il secondo trimestre 2016 e lo stesso periodo del 2017 del 4,8%, a fronte di un +0,6% a livello regionale. In Regione, inoltre, sono previste da settembre a novembre 2017 16.440 assunzioni di persone con titoli legati a Industria 4.0.

A fronte del dinamismo crescente da parte del mondo delle imprese, però, fa da contraltare il ritardo della pubblica amministrazione. Solo il 5,6% dei servizi offerti dalle amministrazioni comunali dell’Emilia-Romagna, infatti, sono interamente informatizzati e il paradosso è che questo numero è, però, il più alto a livello regionale in Italia (la media nazionale è attestata su un misero 3,1%), secondo soltanto alla provincia autonoma di Bolzano con il 5,7%.

“Il ritardo della Pa – sottolinea e conclude Lapam Confartigianato -, nonostante esempi virtuosi che sul nostro territorio stanno venendo avanti, è importante e va colmato al più presto. Le infrastrutture digitali e la banda ultra larga, infatti, sono sempre più centrali per la competitività delle imprese e, in particolare, per dialogare e vendere nei confronti dei mercati esteri”.
 

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