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Economia

Bilancio Modena, i sindacati approvano il congelamento delle tariffe

Ma rimangono troppo alti i livelli di tassazione, come l'Imu sulla prima casa: sulla Tares, i sindacati chiedono che venga messa in campo ogni forma di attenuazione e sostegno ai redditi più fragili

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Soddisfazione per la decisione di non aumentare le tariffe dei servizi e la pressione fiscale locale, anche se rimangono troppo alti i livelli di tassazione, come l'Imu sulla prima casa. La esprimono Cgil-Cisl-Uil commentando il bilancio preventivo del Comune di Modena, sul quale avrebbero voluto confrontarsi in modo più approfondito, a partire dalle scelte di lungo periodo e il modello di stato sociale della città. Sulla Tares i sindacati chiedono che, in fase di approvazione del regolamento comunale, venga messa in campo ogni forma di attenuazione e sostegno ai redditi più fragili. Le organizzazioni sindacali propongono una riduzione della pressione fiscale su redditi da lavoro dipendente e pensioni utilizzando gli introiti della tassa di soggiorno. Pur riconoscendo le difficoltà finanziarie degli enti locali, Cgil-Cisl-Uil sono invece preoccupate per i tagli che rischiano di mettere in discussione la tenuta complessiva dei servizi, le prestazioni di welfare e l'universalità del loro accesso. «Le scelte di questo bilancio sono cruciali per la sopravvivenza del sistema di welfare locale – dichiarano i segretari provinciali di Cgil, Tania Scacchetti, Cisl, William Ballotta, e Uil, Luigi Tollari - Perciò andrebbero valutate in un quadro di più ampia prospettiva, sia rispetto alle ricadute sociali che a quelle occupazionali. A questo proposito è necessario superare il Patto di stabilità che, impedendo di realizzare investimenti, ostacola la possibilità di creare nuova occupazione». I sindacati confermano poi la loro contrarietà alla Fondazione Cresci@mo, convinti che questo strumento rischi in prospettiva di ridurre il presidio pubblico del sistema educativo. Cgil-Cisl-Uil, pur apprezzando la scelta di investire per l'acquisto di nuovo patrimonio residenziale pubblico e di rafforzare l'Agenzia Casa, rimarcano la preoccupazione per la cancellazione delle risorse comunali destinate al sostegno all'affitto. Infine, poiché un quadro così incerto della normativa nazionale imporrà verosimilmente la necessità di modifiche al bilancio, Cgil-Cisl-Uil chiedono fin d’ora un confronto preventivo.

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