"La conchiglia, spirale del suono": suoni arcaici e nuove musiche a Nonantola
Un viaggio suggestivo tra suoni evocativi di culture arcaiche e nuove composizioni per conchiglie usate come strumento musicale. Un'esplorazione delle potenzialità espressive di affascinanti strumenti 'naturali' usati da innumerevoli culture tradizionali rielaborati in modo creativo. Mercoledì 18 novembre alle 21 presso la Fonosteca di Nonantola.
La scommessa di Coatti è stata quella di creare con le conchiglie e con le loro ridotte possibilità melodiche, una musica contemporanea che, pur rifacendosi alle varie culture etniche come pretesto di atmosfera interpretativa, avesse in sé caratteristiche di assoluta originalità. E il risultato è davvero singolare, proponendoci una forma ibrida di suggestione.
Da un lato l'indubbia arcaicità evocativa del tipico 'soffio' (ora cupo, ora squillante) della conchiglia, dall'altro il campo libero di chi intende creare senza troppi vincoli una musica contemporanea ... le idee non mancano e la fusione dei suoni ben si adatta alla ricostruzione emotiva del ruolo che il suono ancestrale può ancora oggi avere in un mondo di timbriche sempre più globalizzate. Un uso attento di qualche furbizia armonica rende il risultato ancora più accattivante e, per certi versi, sorprendente ... ( Roberto G. Sacchi- Folkbullettin)
Antonio Coatti attraversa come strumentista e compositore campi musicali ed artistici diversi (dal jazz alla sperimentazione di matrice rock, all'improvvisazione radicale, alla musica per il teatro, alla sonorizzazione di film muti, alla musica per il cinema, alla musica antica e alla rielaborazione di musiche etniche di varia provenienza). Ha suonato, tra gli altri, con Misha Mengelberg, Michel Godard, Tony Coe, Chris Cutler, Phil Minton, Wolter Wierbos,Tristan Honsinger, Alvin Curran, Eugenio Colombo, Gianni Gebbia; è presente in 32 cd di varie etichette discografiche ed ha pubblicato tre cd a suo nome basati sulla sua ricerca compositiva sul suono arcaico delle conchiglie.