Conversando di teatro: Rachid Benzine e la compagnia di Lettere a Nour incontrano il pubblico
Ricominciano i consueti incontri con le compagnie al Teatro Storchi e al Teatro delle Passioni, in collaborazione con Associazione Amici dei Teatri Modenesi. In collaborazione con Associazione Amici dei Teatri Modenesi, ripartono gli appuntamenti del ciclo “Conversando di teatro”, una preziosa occasione per dialogare, riflettere e confrontarsi con i protagonisti della Stagione 2018/19 del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni. Momenti di approfondimento sugli spettacoli si alterneranno alle presentazioni delle pubblicazioni della collana Linea di ERT, pubblicata da Luca Sossella Editore.
Primo appuntamento quindi sabato 6 ottobre alle ore 17 presso il Ridotto del Teatro Storchi: in occasione dello spettacolo Lettere a Nour, in scena fino al 7 ottobre con protagonisti Franco Branciaroli e Marina Occhionero, l’autore del testo Rachid Benzine, il drammaturgo Davide Carnevali e la compagnia incontrano il pubblico e presentano l’omonimo volume pubblicato da Luca Sossella Editore.
L’incontro, condotto da Enrico Bollini, si inserisce come anteprima del Festival della Migrazione, a Modena dal 9 al 11 novembre 2018.
Enrico Bollini è studente di italianistica all'Università di Bologna. Appassionato di teatro, in questo ambito ha maturato varie esperienze. Collabora da alcuni anni alla realizzazione del Festival 20 30, progetto di teatro giovane sul territorio bolognese.
Rachid Benzine islamologo e filosofo francese di origine marocchina, è uno degli esponenti di spicco di quella nuova generazione di intellettuali dediti allo studio del Corano in un'ottica di dialogo con le altre culture e religioni occidentali.
Davide Carnevali è autore, regista e teorico. Insegna Drammaturgia e Teoria del teatro alla “Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi” di Milano e presso “17, Instituto de Estudios Críticos” di Città del Messico; parallelamente imparte seminari presso differenti istituzioni e teatri. Integra il Comitato di Drammaturgia del Teatre Nacional de Catalunya e il Consiglio editoriale delle riviste “Estudis Escènics” e “Pausa”.