Dài, dài, dài! La vita a ca**o di cane", Francesco Pannofino a Carpi
Domenica 4 dicembre alle ore 11, all'Auditorium "A.Loria" di Carpi, Francesco Pannofino presenta "Dài, dài, dài! La vita a ca**o di cane". Conduce Pierluigi Senatore. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
Dài, dài, dài! Chi non conosce, per esserne un fan o anche solo per averne sentito parlare, il “mitico” Boris, la fiction televisiva arrivata ora alla quarta serie che ha fatto scompisciare dalle risate milioni di spettatori con le sue frasi-culto? E chi non conosce la faccia dell’ineffabile René Ferretti, il regista de Gli occhi del cuore, un mix assoluto di cinismo, presunzione, volgarità sotto cui si nasconde in realtà un animo buono? Lui, René, nella realtà si chiama Francesco Pannofino. Per molti anni è stato quasi solo una voce. Grazie al successo della fiction è diventato un volto. Questo libro racconta la sua vita, normale e straordinaria al tempo stesso. Dietro la consolle del doppiaggio Pannofino ha dato la voce a George Clooney, Denzel Washington, Antonio Banderas, Tom Hanks, Wesley Snipes e molti altri. Scusate se è poco. Poi è arrivato il successo de visu. Ma Pannofino nella vita è quanto di più lontano dal “trucido” René. È una persona sorprendente e semplice, nel senso migliore del termine. Lo scoprirà il lettore di questo libro scritto in dialogo con Roberto Corradi: una lunga serie di incontri, vicende, occasioni e vicissitudini. Come quella di abitare in via Fani a Roma, proprio dove rapirono Aldo Moro, e di essere lì esattamente in quel momento…
Francesco Pannofino, classe 1958, è nato a Pieve di Teco, in Liguria, ma è universalmente riconosciuto come uomo di Roma. È uno degli attori e doppiatori più amati d’Italia e per diventarlo, da quando è giovanissimo, ha recitato in teatro, in tv e al cinema con la stessa generosità e bravura con cui affronta gli infiniti ammiratori che lo fermano, gli chiedono autografi, lo molestano con affetto.
Inutile dire che finché Clooney non avrà imparato benissimo l’italiano, per noi George avrà sempre la sua voce.