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Camorra nel Pdl, Cammarata: "Nessun razzismo da parte di Isabella Bertolini"

Il capogruppo Pdl a Campogalliano: "Il fatto che io sia candidato in lista con lei, che in questi anni abbia sempre avuto il suo sostegno e il suo aiuto rappresenta la conferma dell'esatto contrario"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

In merito al tema del tesseramento "particolare", sulla base di quello che ho letto sui quotidiani in questi giorni dai dirigenti del mio partito, vorrei esprimere quello che è il mio pensiero. In primo luogo ci tengo a sottolineare le mie origini, in quanto oltre a madre spagnola mio padre è originario della Sicilia occidentale, particolarmente famosa per vicende mafiose. Quindi la prima cosa che mi viene da dire ad alcuni dei dirigenti provinciali e regionali del mio partito, quando parlano di razzismo o addirittura di discriminazione parlando di razza ariana, è che il primo esempio che si sbagliano di grosso sono io, in quanto sono in lista con l'On. Bertolini per questo congresso e in questi anni ho sempre avuto ampio sostegno e aiuto nella mia attività politica locale.

Sul tema delle tessere poi sicuramente ogni quotidiano ha voluto interpetrarla nella sua maniera. Ritengo che correttamente, a mio avviso, l'On.Bertolini ha messo a conoscenza i vertici del partito a Roma di una situazione anomala, a cui secondo me i nostri dirigenti nazionali avrebbero dovuto quantomeno prestare attenzione, siccome si tratta di un tema delicato come quello delle infiltrazioni mafiose nelle nostre terre.

Con questo la situazione è anomala non per le origini meridionali dei tesserati, come ho sentito parlare sui quotidiani in questi giorni, ma per il fatto che un così alto numero improvviso di tesserati di una particolare terra d'Italia, con tutte le situazioni di infiltrazioni dei Casalesi che sono state accertate dagli organi competenti nel modenese, debba quantomeno far portare ad un controllo accurato, per accertare che non ci siano rischi in tal senso. Di sicuro non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio e quindi esprimo la mia massima stima a tutti coloro che vivono la loro vita nella legalità.

Mi auguro che comunque questa faccenda venga chiarita il prima possibile, mi aspetto che il coordinamento nazionale nella figura del On. Alfano prenda in mano la situazione o quantomeno si esprima ufficialmente alla segnalazione dell'attuale Coordinatrice Provinciale, il tutto possibilmente prima del congresso del 25 febbraio, in quanto sarebbe una sconfitta per tutto il centro-destra modenese se entro quella data non si fosse fatta luce su questo tema cosi delicato e importante. Il congresso deve essere un momento di idee, di rinnovamento, di facce nuove e possibilmente per ritrovare un briciolo di unità di partito per poter affrontare nel migliore dei modi le prossime sfide elettorali con il nostro vero "nemico" politico, cioè la sinistra.

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