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Parlamento, Nicola Rossi si candida con Fermare il declino

Il capogruppo di Modena Futura ufficializza la discesa in campo con il movimento di Oscar Giannino per un posto alla Camera, ma le possibilità di elezione sono praticamente pari a zero

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Ho aderito alla lista di "Fare per fermare il declino" (candidato alla camera dei deputati) in coerenza con l’azione politica che mi ha sempre contraddistinto; liberale ero e liberale sono rimasto. In uno scenario politico imbarazzante e che vedrà alle elezioni di febbraio sostanzialmente quattro opzioni che otterranno percentuali significative (Monti, Bersani, Grillo, Berlusconi/Alfano), al contrario loro, il neo movimento di Oscar Giannino rappresenta una speranza di cambiamento sia in una ottica immediata ma ancor più in prospettiva.

Il manifesto di Fid è nato prima dell’estate ed il tempo per divulgare il programma è stato davvero limitato tenendo anche conto che i mezzi di informazione sono schierati con i soliti noti. La mia adesione, concordata e condivisa con i collaboratori che stanno seguendo il progetto di Modena Futura, è un segnale di appoggio verso chi sembra avere le credenziali per cambiare davvero il nostro paese, sempre che si mantenga una posizione autonoma rispetto al conservatorismo montiano, anche a costo di un risultato elettorale marginale .

Grillo è certamente un rivoluzionario ma senza alcuna progettualità, Monti ha si credibilità internazionale (ci mancherebbe, è il rappresentante in Italia della Merkel)  ma rappresenta il conservatorismo più bieco, a maggior ragione oggi con la compagnia di Casini, Fini, Montezemolo, ecc…; Bersani non riesce e non vuole scrollarsi di dosso gli estremisti alla Vendola perché in fondo la sua storia personale parla chiaro (peccato per Renzi). E Berlusconi? Scusate se sono particolarmente critico ma i fatti parlano di 20 anni di governo con l’illusione di una rivoluzione liberale di cui non c’è traccia.

Ecco perché ho aderito a Fare. Anche in continuità con le idee della Lega Nord su federalismo, macro regioni e…Stato Ladro (in sostituzione del vecchio slogan Roma Ladrona).

A scanso di equivoci, la mia candidatura al parlamento è simbolica, nel senso che le possibilità di elezione sono pari a zero; infatti il grande riformista Monti con i grandi riformisti che l’hanno appoggiato nell’anno di governo (Casini Bersani e Berlusconi), non solo non ha dimezzato i parlamentari che saranno sempre 1.000, numero esorbitante che ha generato sfrenata felicità nei soliti che saranno rieletti, ma non ha messo mano ad una riforma elettorale che oggi non permette di indicare le preferenze.

Quindi le liste le fanno i partiti e le possibilità di elezione dipendono dalla posizione in lista. “FARE” non ha avuto tempo e mezzi per indire le primarie dei candidati e si è deciso di offrire una opportunità intanto a chi non era già presente sullo scenario politico, scelta a mio parere discutibile ma chiara e trasparente. Discutibile perché la politica non è improvvisazione ma cultura e preparazione e mandare in Parlamento chi non sa neppure come funziona un consiglio di circoscrizione è  deleterio; già ci saranno masse di grillini…

La mia persona ha fatto eccezione e sono stato candidato, però senza possibilità concrete di elezione; insomma, devo saltare un giro per ragioni di marketing politico. Ho accettato comunque perché credo nel progetto e perché era giusto avere una “casa politica” oltre l’ambito locale. Unica mia condizione è che il movimento non si affianchi a Monti, nel qual caso il mio appoggio mancherebbe.

Infine due parole su Modena. Lo scenario sta cambiando velocemente e gli equilibri modificandosi, il tutto a vantaggio di Modena Futura e del progetto che abbiamo iniziato a luglio 2011. Il pdl è in una fase di disgregazione senza pause; in questi giorni il Prof. Pellacani, da notare ex candidato a Sindaco, è passato all’udc. Andrea Leoni ha già dichiarato di appoggiare “l’agenda Monti”; Michele Barcaiuolo aderisce al neo movimento di Giorgia Meloni, Crosetto e La Russa. Poi c’è il manipolo di Giovanardiani che attende “strategicamente” gli eventi…

Con alcuni amici della Lega il dialogo si sta ripristinando dopo le tensioni post espulsione e sulla vicinanza ai cittadini e la lotta agli sprechi e ai privilegi c’è sintonia; anzi, la candidatura di Tosi alla Presidenza del consiglio è certamente apprezzabile. Insomma la situazione è in forte evoluzione e le persone si stanno riposizionando.

In questo contesto noi siamo “una certezza”; il nostro progetto è chiaro e vuole essere un punto di riferimento per chi vuole cambiare le cose modenesi ma con una logica di credibilità nel fare e proporre.

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