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Agrifood: da Hera e Unimore un’indagine sulla sostenibilità del settore

Si tratta di un’indagine approfondita su uno dei settori più importanti e caratterizzanti del territorio emiliano e il suo scopo è determinare quali siano i fattori che influenzano le scelte delle aziende nella transizione ecologica, identificando opportunità e ostacoli all’applicazione del modello circolare nel settore agroalimentare

Il Dipartimento di Economia Marco Biagi, in collaborazione con il Gruppo Hera, sta per avviare una ricerca sulla transizione ecologica nella filiera agrifood nelle province di Modena e Reggio Emilia.

Si tratta di un’indagine approfondita su uno dei settori più importanti e caratterizzanti del territorio emiliano e il suo scopo è determinare quali siano i fattori che influenzano le scelte delle aziende nella transizione ecologica, identificando opportunità e ostacoli all’applicazione del modello circolare nel settore agroalimentare.

Infatti, le implicazioni che i modelli circolari hanno sui comportamenti imprenditoriali del settore agricolo e dell'industria di trasformazione alimentare restano ancora un campo non del completamente esplorato, nonostante esse siano fondamentali per aumentare la competitività della filiera, cogliendo tutte le opportunità dell’evoluzione energetica e dell’economia circolare.

Un esempio su tutti è rappresentato dal consumo idrico: agricoltura, allevamento e trasformazione alimentare sono tra i segmenti a più alta intensità di richiesta d’acqua, eppure non è ancora chiaro quanto l’innovazione in questo importante aspetto del processo produttivo sia considerata strategica dal settore. Ma altrettanto cruciale, per consentire una crescita sempre più sostenibile della filiera che produce il cibo di cui noi tutti ci nutriamo, è determinare i vettori lungo i quali si sviluppa l’implementazione delle logiche di eco-innovazione, eco-progettazione, decarbonizzazione ed economia circolare dell’agrifood.

I dati saranno analizzati in forma aggregata, tuttavia i risultati della ricerca consentiranno non solo di comprendere i fondamenti delle decisioni orientate alla circolarità per le imprese della filiera agroalimentare, ma potranno anche costituire una base informativa utile alle decisioni delle associazioni di categoria e degli attori istituzionali nelle politiche a supporto della sostenibilità. Inoltre, le imprese che parteciperanno all’indagine potranno anche beneficiare di strumenti informativi dedicati alle tematiche dell’evoluzione energetica e, per i casi più significativi, essere coinvolti in percorsi di valutazione e formazione personalizzati.

L’indagine è realizzata con la partecipazione di Confindustria, Confesercenti, Confcommercio, CNA, Lapam, CIA, Confcooperative, Legacoop e Coldiretti e nasce a partire dall’impulso di HeraLAB, il consiglio multi-stakeholder che Hera attiva nelle aree territoriali in cui presta i suoi servizi. Proprio tra tavoli di discussione sviluppatisi nel corso di questa esperienza, la seconda organizzata sul territorio modenese, infatti, è emersa la volontà di realizzare un approfondimento su un settore così strategico – tanto per il tipo di beni prodotti quanto per l’ampia necessità di risorse richiesta – per il territorio.

La professoressa Ulpiana Kocollari, docente del Dipartimento di Economia Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stata tra i membri del LAB che maggiormente hanno contribuito alla promozione e alla realizzazione dello studio: “L’obiettivo che ci siamo posti con Hera e le associazioni di categoria è mappare le sfide e le opportunità che la transizione ecologica e i modelli di economia circolare rappresentano per la filiera agroalimentare, per poter fornire soluzioni mirate di efficientamento alle aziende che parteciperanno al nostro studio. Nonostante l’iniziativa nasca all’interno di Hera Lab di qualche anno fa, le tematiche sono centrali nel periodo storico in cui viviamo oggi, caratterizzato da un forte rincaro dei prezzi dell’energia e dell’esigenza di recuperare le materie prime”.

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