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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sospesa anche a Modena la sperimentazione del Tocilizumab, nessun effetto positivo sui pazienti

L'assessore Donini: "Come sistema sanitario regionale abbiamo contribuito alla ricerca, è un dovere impegnarsi per cercare nuovi possibili cure per combattere la malattia"

“Sono soddisfatto del fatto che il nostro sistema sanitario abbia contribuito allo studio clinico sull’utilizzo del farmaco Tocilizumab. Anche se l’indagine che è stata condotta non ha portato i risultati in cui si sperava per la cura dei pazienti colpiti da Covid-19, è stato comunque importante farlo. Perché fare ricerca è l’unico modo che abbiamo per combattere la malattia”.

Così l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, commenta il risultato reso noto dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sull’utilizzo del Tocilizumab in pazienti positivi al Covid-19.

Anche i pazienti curati con questo farmaco sul territorio regionale, compresa l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, sono stati presi a campione nella ricerca nazionale, condotta peraltro senza l’utilizzo di fondi aggiuntivi ma nell'ambito della normale attività clinica, poi sospesa nel momento in cui è risultato evidente che il farmaco non garantisse benefici ulteriori, né - chiaramente - tossicità, già esclusa nella fase di partenza della sperimentazione.

“Fare ricerca- aggiunge Donini- è sempre importante perché, a prescindere dai risultati che in questo caso sostanzialmente attestano la neutralità del farmaco per questo tipo di patologia, si contribuisce ad aumentare la conoscenza. È anche questo un altro passo avanti per la medicina e per la scienza”.

Molto più cauta nel giudizio, comprensibilmente, è Roche, la casa produttrice del farmaco. "Alcuni studi indipendenti - si legge nella nota dell'azienda - già conclusi e appena pubblicati, o in via di pubblicazione (come Tocivid-19, quelli condotti nei centri di Montichiari e Torino in Italia, Corimuno-19 in Francia e quello eseguito dall'Università del Michigan USA) mostrano risultati incoraggianti sulla riduzione della mortalità e/o sul beneficio clinico di tocilizumab. Altri trial (Toci-RAF, lo studio promosso dall'Ospedale Sacco di Milano e quello promosso dall'AUSL di Reggio Emilia) condotti in setting di pazienti e numerosità campionarie diversi, non hanno mostrato differenze statisticamente significative. È necessario attendere i risultati degli studi prospettici, randomizzati e controllati che forniranno indicazioni conclusive sul valore di tocilizumab nel trattamento della polmonite in corso di infezione da SARS-CoV2, come ad esempio lo studio internazionale, multicentrico COVACTA i cui risultati saranno disponibili nel corso dei prossimi mesi. Sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria, Roche Italia e la sua casa madre hanno dato piena disponibilità a supportare l'avvio di studi clinici proprio con lo scopo di sviluppare le evidenze scientifiche necessarie a dimostrare il profilo di efficacia e sicurezza del proprio farmaco, collaborando con le autorita' regolatorie e con i ricercatori. Nel momento più drammatico di diffusione dell'infezione nel nostro Paese, l'Azienda ha messo a disposizione gratuitamente quantitativi di farmaco utili a trattare migliaia di pazienti".

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