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Modena e la Guinea Bissau insieme in un progetto di sartoria sociale

Prende il via l’iniziativa, portata avanti da Manigolde, finalizzata all’emancipazione e alla difesa dei diritti di bambine e donne della Guinea Bissau

La Sartoria Sociale Manigolde, nata da quindici volontarie e che sta per festeggiare il suo primo anno di attività, si fa modello virtuoso di inclusione e occupazione replicabile anche fuori dal nostro territorio nazionale.

In particolare con un progetto dedicato alla Guinea Bissau che si trova in una condizione di estrema povertà, e questo a causa essenzialmente di una grave carenza di lavoro e di risorse. La condizione femminile è fortemente penalizzata e le violenze di ogni tipo su donne e bambine sono all’ordine del giorno. 

Da qui la scelta della Manigolde di  lanciarsi in un progetto di giustizia sociale, dando un aiuto concreto tramite l’attuazione e lo sviluppo di una serie di attività ed iniziative finalizzate all’empowerment della figura femminile e ad un sistema di monitoraggio e prevenzione degli abusi più strutturato. 

Obiettivo

Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere e garantire i diritti di bambine e donne tramite la sensibilizzazione della popolazione, la promozione dell’autonomia socioeconomica, la vigilanza grazie alla facilitazione delle operazioni di denuncia, ed infine l’accoglienza e il reinserimento delle vittime di violenza di genere.

Tra i vari percorsi di reinserimento lavorativo, anche l’esempio di Manigolde Sartoria Sociale avrà un suo ruolo di spicco, grazie all’implementazione del progetto “Ricucire il futuro: sartorie sociali in Italia e in Guinea Bissau per donne vulnerabili”, co-finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Il percorso di potenziamento includerà un forte gemellaggio tra le volontarie modenesi e le colleghe guineane, in quanto sarà caratterizzato da scambi su diversi livelli, sia sul piano tecnico per una condivisione di buone pratiche sul design e l’usabilità di ciò che verrà prodotto dai rispettivi centri sartoriali, ma anche scambi fisici: l’intenzione è infatti quella di incontrarsi di persona. 

Manigolde nasce a settembre 2019 all'interno di Mani Tese Finale Emilia dalla volontà di quindici volontarie. Alcune di loro, esperte del settore moda, hanno riconosciuto subito potenziale ai materiali donati all'emporio di Finale Emilia mentre altre si sono rese disponibili fin dall'inizio per riordinare e dar spazio alla sartoria. Ad oggi si conta una persona assunta part-time che accompagna due inserimenti socio lavorativi nel loro percorso di formazione.

Ogni capo d'abbigliamento realizzato da Manigolde sartoria sociale è un capo raro, che porta con se un trascorso fatto di attenzioni e cure per le persone, oltre che per i materiali. Il processo di produzione da valore alle idee e alle competenze di ognuno rispettando i ritmi del singolo.

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