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Raccolta porta a porta nelle zone industriali, il piano si estende a nuove aree di Modena

La raccolta integrale dei rifiuti prevista dal piano “Ambiente Modena 2019” del Comune per 5 Zai e messa in atto da Hera è in anticipo sulla tabella di marcia. Filippi: “Ora ampliamo a Sacca e Nazioni sud"

Meno abbandoni di rifiuti, meno degrado e più raccolta differenziata. È il risultato incoraggiante raggiunto nelle cinque Zone artigianali e industriali modenesi nelle quali, a partire dalla fine del 2016, Hera, nell’ambito del piano “Ambiente Modena 2019” del Comune di Modena, ha sostituito la raccolta stradale dei rifiuti con la raccolta integrale porta a porta. Il progetto ha coinvolto in successione le Zai Torrazzi, Nazioni, Bruciata, Emilio Po e Modena Est, per un totale di oltre tremila utenze, 2.200 aziende e 850 famiglie, e grazie all’impegno della multiutility, che ha sempre accompagnato gli utenti in ogni fase di cambiamento, e alla buona risposta di imprese e cittadini, il programma di estensione della raccolta porta a porta si è concluso con un anno di anticipo rispetto quanto previsto nel Piano.

In occasione della rimozione dei cassonetti stradali a Modena est, l’ultima delle cinque Zai a essere interessata dal porta a porta, giovedì 31 maggio l’assessora all’Ambiente del Comune di Modena Alessandra Filippi e Paolo Paoli, responsabile dei servizi ambientali Hera per il Comune di Modena, hanno annunciato la positiva conclusione del progetto e la decisione comune di ampliarlo aggiungendo a quelle già avviate l’area della Sacca e l’allargamento verso sud della già coinvolta zona delle Nazioni con un percorso che inizierà lunedì 4 giugno.

“Aumentare il livello della raccolta differenziata – commenta l’assessora Filippi – era uno degli obiettivi che l’Amministrazione si era data anche attraverso l’attivazione della raccolta porta a porta nelle Zai indicate nel Piano Ambiente Modena 2019. Sono quindi particolarmente soddisfatta del traguardo raggiunto con un anticipo tale che ci permette di ampliare il progetto oltre le previsioni. Il 2017 – prosegue l’assessora – si è chiuso nel Comune di Modena con una raccolta differenziata attorno al 61,5%: un risultato, considerando le dimensioni, la complessità urbanistica e il numero di abitanti della città che ha ancora buoni margini di miglioramento, anche in coerenza con la normativa e le linee di indirizzo regionali in materia di servizi ambientali. E l’ampliamento del progetto non potrà che aiutarci”.

“Dove il porta a porta è presente da più tempo – ha ricordato Paolo Paoli – le imprese e i cittadini hanno ben recepito le novità del servizio e le stanno correttamente mettendo in pratica. In tutte queste parti di città gli abbandoni sono diminuiti, in alcuni casi anche del 90 per cento, e si è registrato un innalzamento della qualità della raccolta differenziata, un risultato che va a beneficio della collettività intera e in linea con il processo di transizione verso l’economia circolare che Hera sta facendo”.

Il percorso per la raccolta porta a porta alla Sacca e nella zona Nazioni sud, che interessa 470 utenze, il 35 per cento delle quali domestiche, partirà già lunedì 4 giugno quando il Comune ed Hera incontreranno (alle 18, al ristorante self service Ghirigoro in via del Tirassegno 40/B) cittadini e imprese per illustrare il progetto e rispondere alle domande dei presenti. Di seguito, fino ai primi giorni di luglio, tecnici Hera e informatori ambientali effettueranno, secondo un copione ormai consolidato, un’azione di tutoraggio spiegando nel dettaglio agli utenti le caratteristiche del servizio e le corrette modalità di conferimento.

A tutti, inoltre, verrà consegnata una specifica dotazione di contenitori – bidoncini per organico e vetro, sacchi per rifiuto indifferenziato, carta, plastica - assieme al calendario delle raccolte. Nel caso di utenze produttive con particolari necessità, i tecnici di Hera provvederanno anche a far recapitare contenitori di maggiori dimensioni.

Al termine di questa fase, i cassonetti verranno rimossi. Questo, come già sperimentato nelle altre aree produttive, oltre a promuovere la corretta separazione dei rifiuti migliorando ulteriormente i risultati quantitativi e qualitativi della raccolta differenziata e dell’effettivo recupero, contribuirà a disincentivare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti e quello degli impropri conferimenti di rifiuti speciali, per i quali la normativa impone appositi canali di smaltimento.

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