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Al Policlinico arriva NAO, due robot umanoidi per dialogare con i pazienti autistici

L’iniziativa che sarà presentata il 26 gennaio vuole essere l’espressione di una sintesi tra due percorsi clinici che pongono entrambi al centro delle loro attenzioni i bambini e le persone con autismo e quei bisogni di cura che vedono nelle strutture sanitarie ospedaliero il loro indispensabile contesto di riferimento

Se da una parte i più recenti sviluppi tecnologici nel campo dell’intelligenza artificiale hanno fornito nuovi metodi e opportunità per il trattamento dell’autismo, dall’altra assistiamo anche ad una sempre maggiore richiesta per i bisogni di cura per le persone con autismo che richiedono il coinvolgimento delle strutture sanitarie ospedaliere.

Modena, con la sua sanità e la forza dell'associazionismo, si conferma centro all'avanguardia per l'approccio all'autismo e dà avvio ad una nuova iniziativa: la Terapia per l’Autismo Assistita da Robot (RAAT). Si tratta di un approccio che ha come obiettivi terapeutici ed educativi il miglioramento ed il potenziamento dello sviluppo sociale ed emotivo, cognitivo, motorio e sensoriale.

I Robot, infatti, possono supportare i bambini e gli adulti con autismo nel riconoscimento delle emozioni, migliorando ad esempio la capacità di espressione facciale. È stato pure osservato che l’utilizzo di Robot simil umani può incentivare la condivisione e la comunicazione, portare al miglioramento della comprensione delle interazioni verbali e non, come il contatto visivo o i gesti come indicare, etichettare o toccare.

In ospedale arrivano due NAO

La terapia robotica si incardina nel Programma P.A.S.C.I.A. della Cardiologia Universitaria del Policlinico di Modena ha reso possibile da tempo a molti genitori, attraverso l’Associazione per l’Autismo Aut Aut Modena o il Tortellante, sempre di Modena, l’accesso ai suoi ambulatori cardiologici per sottoporre i figli ai vari esami specialistici cardiologici che si erano resi necessari. L’esperienza si è dimostrata positiva ma anche particolarmente complessa per le difficoltà specifiche della comunicazione e della comprensione, e non raramente dei comportamenti, tipiche della patologia autistica.

Per rendere questo processo di valutazione clinica e di presa in carico specialistica più semplice e meno problematica, è sorta la possibilità, attraverso un finanziamento ottenuto dal Progetto P.A.S.C.I.A., di utilizzare due Robot a sembianze umane (NAO) e a iniziare una prima sperimentazione di un loro utilizzo per facilitare l’esecuzione delle procedure cliniche dei vari esami cardiologici.

Essendo ben conosciuto che i percorsi ospedalieri per le persone con autismo, bambini e adulti, possono mettere in serie difficoltà operatori sanitari e famigliari, oltre che la stessa struttura sanitaria, l’obbiettivo del progetto è anche quello di ampliare nel tempo le aree sanitarie ospedaliere disponibili ad essere coinvolte in questo programma. Ma altro obiettivo di utilizzo dei due Robot vuole però essere indirizzata non solo all’accoglienza e alla predisposizione e attuazione dei percorsi diagnostici e di cura dei bambini e adulti con disturbi dello spettro autistico ma anche delle persone con disabilità intellettive che in comune con l’autismo possono condividere difficoltà nel linguaggio, nella comprensione e nel comportamento. In ciò contribuendo a potenziare e rinforzare i già attuali sforzi che la rete sanitaria modenese ha attivato per i bisogni sanitari di particolare complessità delle persone con disabilità.

Chi è NAO

NAO è un robot umanoide sviluppato dalla francese Aldebaran Robotics e progettato per interagire con gli esseri umani in modo naturale e piacevole. Grazie ai suoi numerosi sensori, NAO può percepire il mondo che lo circonda e reagire in modo appropriato: è dotato di una serie di microfoni e altoparlanti che gli consentono di sentire e parlare; ha telecamere a colori e sensori di prossimità che gli permettono di vedere e riconoscere le persone intorno a lui; ha una serie di giunti motorizzati che gli consentono di muoversi e può esprimere emozioni attraverso i movimenti del corpo.

NAO può essere programmato per compiere diverse attività, anche personalizzabili. È stato utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui l'educazione, la ricerca scientifica e l'intrattenimento.

Il suo utilizzo nel campo dell'autismo si è dimostrato efficace in diversi studi scientifici, per aiutare a migliorare le abilità sociali e di comunicazione. Ad esempio può essere utilizzato per insegnare il linguaggio e la conversazione, per aiutare a comprendere le emozioni e le espressioni facciali degli altri; può essere programmato per imitare comportamenti sociali specifici, come salutare o chiedere come sta qualcuno.

L'iniziativa pubblica

Per il perseguimento di questi obiettivi, oltre che per garantirne il valore scientifico, è stata organizzata un'iniziativa pubblica per domani 26 gennaio, sotto l’egida dei punti specialistici e istituzionali di maggiore significatività del nostro Paese, come l’Istituto Superiore di Sanità e il Consiglio Nazionale della Ricerca.

L'incontro  si terrà dalle ore 15.00 alle 19.00 presso la Sala Panini della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134). L'iniziativa è promossa da: Cardiologia - Programma PASCIA AOU/UNIMORE,  Aut Aut Modena APS,  Tortellante APS, con il patrocinio di Coordinamento Provinciale Autismo Modena.

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