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Cronaca Zocca

Crisi del turismo in Appennino, solo 1 anziano su 4 è tornato anche quest'anno

L'Appennino non è stato solo colpito dalla pioggia, ma anche dalla crisi del turismo. Meno 35% dei turisti in Giugno e Luglio rispetto all'anno precedente, e meno 70% di anziani che rappresentano la maggioranza dei clienti

La crisi da un lato, il maltempo dall’altro, è questo il segno tracciato dall'estate turistica dell'Appennino. Le ristrettezze economiche e il clima autunnale hanno sfavorito i mesi di giugno e luglio facendo precipitare il numero dei clienti, come raccontato da un'analisi di Assoturismo Confesercenti Modena. Il calo delle presenza si aggira intorno al 35%, in particoare nelle località a ridosso del Cimone e sulla parte Est della montagna modenese, sono mancati quasi del tutto i clienti più anziani.  Tengono, ma a fatica solamente i soggiorni dei gruppi sportivi. 

ANDAMENTO STAGIONALE. Giugno, ha segnato un deciso calo delle presenze, che hanno visto un flebile bilanciamento grazie all'arrivo delle compagnie sportive, per un mese che ha registrato un fatturato del -25% medio di turisti che è andato ad aggravarsi il mese successivo.  Ad avere contribuito negativamente sono state le temperature ben al di sotto della media del periodo che hanno riservato a Luglio un numero di giorni di pioggia ben superiore alla media mensile. Ciò ha portato ad una pesante flessione delle presenze del -40%. 
 
PRESENZE TURISTICHE, PERMANENZA E TIPOLOGIA DI SOGGIORNO. In netto calo sono gli anziani, la cui diminuzione in questo bimestre estivo è stata anche del 70%, ma anche di famiglie con figli piccoli, il cui calo si registra attorno al 50%. Altrettanto insopportabile è anche la riduzione dei turisti che scelgono i nostri Appennini per un tipo di vacanza più dinamica e popolano le montagne durante il weekend. Infatti ben il 50% non si sono ripresentati quest'anno e a questi si aggiunge un -10% dei gruppi sportivi. 

PER CONFESERCENTI NON BASTANO PIU' OFFERTE ATTRATTIVE. “Questi dati seppur provvisori – tiene a precisare Assoturismo Confesercentimostrano come non sia sufficiente agli operatori promuovere ’offerte attrattive, adeguando i prezzi alle esigenze di una clientela con una capacità di spesa contenuta, pur garantendo buoni livelli di qualità.  Promuovendolo, come attrattiva storico-cultural-gastronomica, paesaggistica e naturalistica, nonché di occasioni ed attività per tutta la famiglia, in un mercato non solo di prossimità che prenota sotto data e troppo vincolato a previsioni meteo, spesso peraltro eccessivamente pessimistiche. E’ la sfida più importante”.

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