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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Castelfranco Emilia

Duplice omicidio di Castelfranco, l'avvocato di Montefusco: "Una telefonata che non scorderò mai"

L'avvocato difensore di Montefusco, Marco Rossi, racconta la telefonata ricevuta dal suo assistito pochi istanti dopo i colpi di fucile che hanno ucciso Gabriela e Renata Trandafir. Domani l'interrogatorio

Mentre Salvatore Montefusco si trova da ormai due giorni in carcere, reo confesso dell'omicidio della moglie e della figliastra, a parlare è il suo avvocato difensore, Marco Rossi. Il legale modenese è stato per altro il primo ad essere informato della tragedia, attraverso una chiamata dello stesso 69enne pochi istanti dopo gli spari.

"Ho ricevuto una chiamata che nella mia vita non scorderò mai - spiega Rossi - mi ha detto quello che aveva fatto mi ha detto che voleva andare a costituirsi, naturalmente gli ho consigliato di andare a costituirsi subito e poi ho chiamato i Carabinieri di Castelfranco perché speravo non fosse vero. Purtroppo poi alla fine era tutto vero".

Rossi racconta di un uomo giunto ormai oltre il limite di sopportazione, in una relazione che s trascinava da anni fra continue liti e torti fra le mura domestiche e che già diverse volte era finita davanti ai giudici. "Io ho visto un uomo davvero distrutto, provato e che ahimè continuava a dire come non avesse altra via d'uscita che fare quello che ha fatto. È brutale e crudo da dire, però purtroppo ho avuto questa sensazione. Una persona che nel corso delle ore si rendeva conto sempre di più della realtà dei fatti che aveva posto in essere. Poi dopo, sicuramente, ci sarà anche una percentuale di ira funesta, soprattutto durante l’esecuzione dell'omicidio, che a tratti secondo me è incontrollabile".

 

Testimone della tragedia, purtroppo, è anche stato il figlio adolescente della coppia. L'avvocato spiega: "In casa c’era anche il figlio minore dell’uomo che è uscito dalla sua stanza in seguito al rumore degli spari che venivano dal cortile. Il signore Montefusco non ricorda esattamente cosa abbia fatto il figlio minore, perché nella concitazione e nell’ira che aveva si ricorda di averlo visto un momento dentro al cortile poi è rientrato in casa. Il  signore Montefusco dichiara poi anche che purtroppo se lo è trovato davanti (il figlio), in casa mentre stava per sparare alla moglie, tanto che per schivarlo si sarebbe anche ferito, come dichiara lui, col calcio del fucile sulla tempia e tutto il sangue che lui aveva sulla sua maglietta era proprio per il fatto che si era fatto male per evitare di colpire il ragazzo, che poi sembra che si sia spostato e a quel punto poi il Montefusco dichiara di avere purtroppo colpito un'altra volta con il fucile la moglie".

Come confermato dal legale, Montefusco era stato più volte a sporgere denuncia dai Carabinieri, almeno tre volte. "I Carabinieri forse erano più spesso in quella abitazione che in caserma a Castelfranco - commenta amaramente Rossi - Purtroppo però non mi sarei mai aspettato un epilogo di questo tipo". Gabriela Trandafir, invece, aveva al proprio attivo ben sei denunce, per due delle quali era già stata chiesta l'archiviazione da parte della Procura.

Montefusco resta - e resterà a lungo - in carcere ed è atteso domani mattina dall'udienza di convalida dell'arresto.

La vita burrascosa di Salvatore Montefusco, contro di lui sei denunce della moglie

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