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Cronaca

Mirandola: la farmacia Pico lascia il container e rientra in sede

La farmacia ha riaperto i battenti nella nuova sede di via Tabacchi 49. La soddisfazione del titolare, Roberto Gallini: "Una grandissima emozione rientrare in negozio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Con l’anno nuovo si muove un altro passo in direzione della ricostruzione anche del tessuto sociale nelle zone terremotate della provincia modenese. La farmacia Pico di Mirandola, infatti, ha riaperto i battenti nella nuova sede di via Tabacchi 49 ieri, mercoledì 9 gennaio. Un ulteriore passo nel lento ma positivo ritorno alla normalità, ancora più significativo perché riguarda proprio il cuore del cratere del sisma che ha sconvolto la provincia di Modena otto mesi fa. Un’altra farmaciache, con la fine dei lavori per il ripristino dei locali e degli impianti,si è riappropriata di una sede stabile, abbandonando il container che l’aveva ospitata negli ultimi mesi.

“Entrare in una nuova sede, finalmente stabile, è una grandissima emozione” ha affermato il titolare, Roberto Gallini. “La nostra farmacia si trovava nella zona più rossa di tutte, se così si può dire, proprio di fianco al Comune; abbiamo lavorato in condizioni pazzesche, con le casse di medicinali nel piazzale. L’idea di avere di nuovo una sede stabile è quindi una gioia non solo per noi ma anche per i clienti, che hanno tanto bisogno di normalità”.

Qual è lo stato delle farmacie nell’area del cratere oggi? Sono 19 le farmacie dei distretti sanitari di Carpi e Mirandola che ad oggi hanno fatto rientro nei locali abituali. Restano per ora nei container la farmacia Puviani di Finale Emilia e la farmacia Cavazza di Concordia. Il ritorno in sede delle farmacie è stato possibile grazie anche a una virtuosa collaborazione che ha visto in prima linea oltre ai farmacisti e ai loro collaboratori,i distributori intermedi, i colleghi di altre province, le associazioni, gli ordini professionali, l’Azienda Usl, le Pubbliche Amministrazioni, la protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari. A quasi otto mesi dal terremoto la situazione sta quindi progressivamente tornando alla normalità.

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