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Economia

Artigiani modenesi, si teme una crescita senza aumento dell'occupazione

E' Lapam Confartigianato che teme l'arrivo della crescita, ma senza un vero aumento dell'occupazione. Oggi l'artigianato a Modena conta solo 57 mila persone, e si rischia di perdere questo settore così importante

A Modena gli artigiani sono 57 mila, il rischio è che arrivi la crescita senza l'aumento dell'occupazione. A teorizzare questo scenario è il presidente generale di Lapam Confartigianato, Erio Luigi Munari, che ha commentato:"Da qualche mese la parola 'spread' è meno presente su giornali e media e quindi meno insidiosa per le nostre vite quotidiane. In realtà le differenze, tra noi e l'Europa ci sono e purtroppo persistono in alcuni ambiti strutturali, come il lavoro, chiaramente percepiti da famiglie e imprese e di cui solo ora si parla e si comincia a legiferare concretamente".

Il confronto è veloce da farsi: su 100 giovani in formazione in Italia solo 3,5 sono occupati, a fronte di 34,2 in Germania, 33,5 in Gran Bretagna e 17,8 in Francia. Questa differenza si proietta anche sui laureati: a tre anni dalla laurea infatti in Italia sono occupati il 56,9% dei laureati, in Germania il 94%: circa la metà contro quasi tutti.  Lo scenario comparativo dei dati elaborati dal nostro ufficio studi nazionale - spiega Munari - ci dice, tuttavia, che il gap da colmare, ad esempio con i dati occupazionali della Germania, è molto elevato. Oltre alle nuove norme sui pensionamenti, la cosiddetta Legge Fornero, la scarsa integrazione tra scuola e lavoro viene generalmente indicata quale causa dell'influenza negativa sul collocamento dei giovani a fine studi. Auspichiamo che l'indirizzo dei decreti attuativi intervenga realmente a modificare il contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma ribadiamo che il problema vero rimane sempre la ripresa economica".

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