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Economia

Hera e ISS insieme per l’applicazione dei "water safety plans"

Con anni di eccellenti risultati alle spalle, Hera rilancia il proprio impegno a favore della qualità dell’acqua potabile e in accordo con l’Istituto Superiore di Sanità applicherà ai propri sistemi acquedottistici i Piani di Sicurezza dell’Acqua (Water Safety Plans) previsti da Bruxelles. Mercoledì 21 se ne discuterà a Bologna.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Si chiamano Water Safety Plans e sono i protocolli europei per il controllo di tutte le fasi della filiera di produzione e distribuzione dell'acqua potabile. Contemplati nella Direttiva 1787/2015, richiedono agli stati membri di conformarvisi al più presto, ma Hera - fedele alla sua storia - non intende aspettare. Attiva da sempre nel monitoraggio puntuale della propria acqua di rete, con performance di servizio in grado di garantire - su tutto il territorio servito - un'acqua potabile economica e di qualità, la multiutility ha così siglato un accordo di collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per applicare nel biennio 2017-2018 Water Safety Plans completi a due dei propri sistemi acquedottistici. In questo modo sarà possibile acquisire la metodologia e le competenze previste nel quadro delle nuove disposizioni, in modo tale da poter poi estendere i Piani di Sicurezza dell'Acqua a tutti i sistemi acquedottistici gestiti. L'argomento sarà oggetto di un convegno dedicato agli esperti del settore, che si terrà presso la sede bolognese della multiutility mercoledì 21 giugno, alla presenza dei vertici del Gruppo, nonché di istituzioni ed enti coinvolti nel progetto.

La sicurezza, dunque, prima di tutto. L'introduzione di uno standard preciso e valido per tutti i Paesi membri, del resto, conferisce un valore ulteriore all'impegno profuso in questi anni da Hera. Muovendosi con largo anticipo, infatti, il Gruppo dispone già da tempo di strutture impiantistiche, laboratori d'analisi e sistemi di monitoraggio che operano quotidianamente per consentire a oltre 3,6 milioni di cittadini serviti di poter bere con assoluta tranquillità l'acqua del rubinetto di casa. Garantita da oltre 2.000 controlli al giorno, l'acqua del rubinetto è quindi al centro delle attenzioni di Hera, che vi ha dedicato un report specifico, "In buone acque", giunto ormai alla ottava edizione e pubblicato annualmente per rendicontare nel dettaglio tutti gli aspetti di questo fondamentale servizio.

Già da alcuni anni, peraltro, il Gruppo collabora con Regione Emilia-Romagna e Arpae per lo sviluppo di una metodologia applicativa basata sull'analisi di rischio per la definizione dei piani di controllo. In tale ambito è stato fornito anche un contributo alle Linee Guida sui Piani di Sicurezza dell'Acqua pubblicate dall'Istituto Superiore di Sanità nel 2014 (Rapporto ISTISAN 14/21). "Per noi - dichiara Franco Fogacci, Direttore Acqua del Gruppo Hera - garantire un'acqua potabile di qualità rappresenta da sempre un imperativo assoluto e per questo ci troviamo in assoluta sintonia con gli indirizzi tracciati nella Direttiva europea. I Water Safety Plans - prosegue Fogacci - costituiscono una sfida importante per tutti gli operatori del settore, che dovranno essere bravi a strutturarsi in misura tale da darne concreta e puntuale attuazione. Penso anzi che un'esperienza aziendale come quella di Hera - conclude il Direttore Acqua della multiutility - possa mettere in campo competenze e risorse decisive per favorire processi di questo tipo, non soltanto traducendoli in realtà nel territorio servito ma anche fornendo esempi importanti e utili per altri ambiti locali".

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