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Consiglio Provinciale, sì a un'assicurazione per infortunio in itinere

Sì al riconoscimento per l’infortunio in itinere anche ai lavoratori che scelgono la bicicletta per recarsi sul luogo di lavoro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

La Provincia di Modena aderirà alla petizione nazionale della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) per riconoscere l’infortunio in itinere anche ai lavoratori che scelgono la bicicletta per recarsi sul luogo di lavoro. La richiesta di adesione era contenuta in un ordine del giorno presentato al Consiglio provinciale nei giorni scorsi da Patrizia Cuzzani (gruppo Misto) e approvato con il voto favorevole di Pd, Idv, gruppo Misto, Lega nord e del consigliere del Pdl Mauro Sighinolfi. Il resto del gruppo del Pdl si è astenuto.

Nella presentazione dell’ordine del giorno la consigliera Cuzzani ha ricordato come la legislazione nazionale sull’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro tuteli il lavoratore anche nel normale percorso da casa al lavoro e ritorno se avviene a piedi, con mezzi pubblici o con mezzi privati se si dimostra che l’utilizzo di questi ultimi è necessitato. L’infortunio in bicicletta è coperto, attualmente, solo se avviene su pista ciclabile o in zona interdetta al traffico. «La petizione promossa dalla Fiab – ha sottolineato Cuzzani – vuole allargare la copertura dell’assicurazione anche all’utilizzo della bicicletta, anche nel caso di percorsi brevi e di possibile utilizzo del mezzo pubblico e quindi anche su strade normalmente aperte al traffico. L’obiettivo della richiesta è valorizzare l’utilizzo della bicicletta nel sistematico spostamento casa-lavoro perché è un mezzo di trasporto a emissioni zero».

Mauro Sighinolfi (Pdl) ha dichiarato di «sottoscrivere pienamente la richiesta di Patrizia Cuzzani anche per una motivazione di equità  nei confronti dei lavoratori che scelgono la bicicletta come mezzo alternativo, non inquinante e in molti casi più veloce, pratico e meno costoso di altri mezzi al punto che il suo utilizzo è incentivato dalle amministrazioni pubbliche». Di parere diverso il capogruppo del Pdl Dante Mazzi per il quale «il principio è che il diritto del lavoratore alla salute e al risarcimento dell’infortunio in itinere deve essere salvaguardato indipendentemente dal mezzo con il quale si reca al lavoro. Giusto incentivare l’utilizzo della bicicletta ma non si deve tutelare solo una categoria di lavoratori». «Opportuno e quindi da approvare» è stata invece la valutazione di Luca Gozzoli (Pd).

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