Folklore modenese | Cosa significa l'espressione dialettale "regalèr i oss d'la pulèinta"?
Letteralmente, si traduce con "regalare le ossa della polenta". Ma cosa significa? E in quali occasioni i modenesi utilizzano il detto dialettale?
"Ossa" e "polenta" sono due parole che, insieme, "stridono". Due parole di difficile accostamento: come mai, o in qual modo potremmo mai trovare una polenta, tipico piatto della tradizione contadina, che abbia le ossa? Impossibile!
Eppure, all'interno della vasta rosa di proverbi, modi di dire ed espressioni di saggezza popolare modenese, vi è un detto che accosta le due parole sopracitate: "regalèr i oss d'la pulèinta".
Letteralmente, "regalare le ossa della polenta". Ma cosa significa? E in quali occasioni i modenesi utilizzano questo detto?
Significato del detto dialettale
La polenta è il piatto simbolo della tradizione contadina, un morbido pastone che si ottiene con la farina di granoturco, un cibo un tempo consumato soprattutto dai più poveri e durante i mesi di magra e che, oggigiorno, è ancora presente (seppure in misura minore e in particolari occasioni) sulle tavole dei modenesi.
E, soprattutto, la polenta è un piatto che non ha ossa. Da qui, il collegamento con il modo di dire dialettale: "regalèr i oss d'la pulèinta" significa "regalare niente" ed è dunque utilizzato dai modenesi per indicare un tipo di persona avara, tirchia, indisponibile a qualsiasi forma di generosità.