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Carpi - Borgo San Donnino 1-1 | Biancorossi, è un pari che fa male

Al Cabassi l'"undici" di Serpini va sotto contro l'ultima della classe. Saporetti evita la sconfitta, ma la rimonta completa non riesc

A volte un pari può essere peggio di una sconfitta. È forse il caso del Carpi, bloccato sull'1-1 dal fanalino di coda Borgo San Donnino, incapace di scrollarsi di dosso le sue incertezze e le sue paure, schiacciato dalla "pressione" delle ambizioni di inizio stagione ed anche dal fatto di "non poter più sbagliare", frase ripetuta come un amaro mantra alla fine di ogni sconfitta. Il primo incontro casalingo del nuovo anno potrebbe costituire così la pietra tombale per le ambizioni del club presieduto da Lazzaretti, ormai staccatissimo dalla vetta (-11 dal Ravenna). Secondo i pronostici estivi di molti addetti ai lavori, non solo carpigiani, la squadra di Serpini era candidata a stare lassù, ma il campo, dopo 19 turni, ha detto altro. E se non è una sentenza, poco ci manca. Ci vorrebbe un miracolo, e questo gruppo probabilmente non è attrezzato per una roba del genere. Resta da salvare la stagione, e non è affatto facile giocare un tipo di torneo ben diverso da quello progettato in estate.
La partita -  Pronti via, il Carpi si complica da subito la vita, sin dal 10'.  Tiro improvviso di un calciatore ospite, tal Calmi, palla diretta verso la porta. Il portiere Lorenzi è battuto, salva Forapani sulla linea, ma secondo l'arbitro usa le mani. Rigore e "rosso". Lo stesso Calmi fa gol dal dischetto e rende tutto più difficile per il Carpi, che disputa il peggior primo tempo della sua stagione. Sono passati 12 minuti. I padroni di casa, statici e confusionari, non saranno mai pericolosi fino al 45', quando un tiro di Sall da ottima posizione è deboluccio ed è preda facile di Piga. Per quanto accaduto nel primo tempo, va già bene che i fidentini non abbiano sfruttato un paio di chances interessanti dalle parti di Lorenzi.
Ripresa. Si intravede qualcosa di buono, l'inevitabile "cazziatone" del mister in questi casi qualche effetto lo produce.  Ci starebbe pure un "rosso" a Djuric che però se la cava con un'ammonizione dopo un fallaccio su Calanca.
All'8' è Mandelli a cestinare una grande occasione calciando alto da non più di cinque metri. Il pari al 12', con Saporetti bravo a calciare al volo un pallone "sporcato" da un difensore ospite su tiro di D'Orsi. Manca più di mezz'ora, il Carpi ci crede, seppur ridotto in dieci. Ma un po' di sfortuna e le polveri bagnate un po' di tutti fanno il resto. Nel notes finiscono una traversa di Sall, una girata di Saporetti respinta da una selva di gambe, un colpo di testa di Calanca che esce di tanto così e una respinta di istinto di Piga su Mandelli in pieno recupero. Un pari può davvero essere peggio di una sconfitta.
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