rotate-mobile
Attualità

Bambini di Chernobyl: progetti sospesi, ora si pensa all'accoglienza di chi fugge

L'Associazione Chernobyl Maranello, Fiorano, Formigine ha attivato una rete di famiglie accoglienti per dare alloggio a mamme e bambini ucraini in fuga dal conflitto. In due giorni già messi a disposizione dieci alloggi

Nonostante violenti scontri armati infurino nella capitale Kiev e nelle regioni orientali d'Ucraina, anche nelle regioni del Nord, sul confine con la Bielorussia, la situazione è drammatica. I villaggi della provincia di Braghin, nella regione di Ghomel, sono invasi dalle forze armate russe: mezzi militari, soldati, elicotteri, carri armati occupano quello che è un territorio cruciale per le sorti del conflitto. Da qui è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina dalla Bielorussia, e qui, nella giornata di ieri, si sono riunite le delegazioni delle due fazioni in una prima fase di negoziati e colloqui.

Ma un'ulteriore minaccia incombe sul territorio di confine. A 20 km in linea d'aria c'è la centrale nucleare di Chernobyl, presa e controllata dai russi dopo uno scontro armato che ha causato un ingente aumento dei valori di radioattività nelle zone circostanti la centrale. Fonti ufficiali hanno dichiarato che in seguito al conflitto, nella provincia di Braghin, il valore di radioattività registrato è cresciuto anche di cinque o sei volte rispetto a quello di fondo scala. Le cause specifiche dell'aumento delle radiazioni sono ancora da chiarire, ma le radiazioni potrebbero provenire dal terreno smosso con una maggiore pressione dai massicci mezzi armati.

Raccolta di beni di prima necessità per l'Ucraina, come e dove donare

La drammatica situazione è riportata anche da Paolo Fontana, Presidente dell'Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine, che da più di vent'anni si occupa di accoglienza e sostegno ai bambini delle zone contaminate di Chernobyl, in particolare nei villaggi della provincia di Braghin in una serie di importanti interscambi che sono proseguiti anche oltre l'emergenza sanitaria seguita al disastro nucleare.

Data la grave situazione di conflitto, i progetti nelle zone di confine tra Bielorussia e Ucraina sono bloccati, ma la rete di solidarietà dell'associazione modenese non si è fermata. L'impegno è ora rivolto ai profughi ucraini che dovessero arrivare nel modenese con necessità di trovare accoglienza, fornendo alloggi e beni di necessità.

"Da vent'anni operiamo nella zone di confine tra Bielorussia e Ucraina nei villaggi della provincia di Braghin, nella regione di Ghomel. La situazione è drammatica, tutta l'area è occupata dalle forze militari russe, i filmati che ci arrivano sono impressionanti. La gente è molto impaurita, sotto shock, chi può va via" - racconta Paolo Fontana, Presidente dell'Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine - " I nostri progetti sono tutti bloccati, speriamo di poterli riprendere una volta passata questa follia".

"Adesso stiamo rivolgendo sforzi e impegno per dare una mano per l'emergenza ucraina. Ci stiamo attivando per accogliere i profughi, abbiamo attivato una rete di famiglie accoglienti per ospitare i profughi dall'Ucraina, principalmente nuclei famigliari con donne e bambini poichè gli uomini non possono lasciare il paese, ma anche bambini soli provenienti da orfanatrofi. Siamo in contatto con le istituzioni, con i sindaci della zona e disponibili già ad accogliere 10 nuclei famigliari - evidenzia Fontana - Aspettiamo maggiori informazioni dalla Prefettura per realizzare nel concreto l'accoglienza, appena arriveranno i nuclei famigliari". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bambini di Chernobyl: progetti sospesi, ora si pensa all'accoglienza di chi fugge

ModenaToday è in caricamento