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Attualità Campus Universitario / Via Giuseppe Campi

Rinnovo del campus universitario di via Campi, arriva l'ok dal Comune

La realizzazione di nuovi edifici universitari e per la ricerca scientifica, tramite demolizione e ricostruzione o adeguamento di strutture esistenti, ma anche l’aumento delle residenze universitarie, la valorizzazione della Biblioteca scientifica interdipartimentale, lo sviluppo del Centro sportivo e dei servizi rivolti a studenti e personale con spazi integrativi per lo studio e la socializzazione, per la ristorazione e lo svago. E, ancora, l’individuazione di un’area verde pedonale e attrezzata con la desigillazione di 12.500 metri quadrati di suolo e la messa a dimora di 80 nuove alberature. Un nuovo sistema di accesso con il potenziamento dei percorsi ciclabili e pedonali, l’incremento di stalli per biciclette e l’inserimento di una velostazione per la manutenzione; oltre a un riassetto volto a ridurre la motorizzazione, con la separazione e qualificazione dei percorsi carrabili, la limitazione dell’accesso alle auto private, l’attuazione delle zone 30 previste e l’adeguamento dell’offerta di sosta.

È quanto prevede il masterplan sul Progetto urbano “Modena città universitaria – Campus universitario di via Campi” rispetto al quale il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 21 marzo, ha dato il via libera all’approvazione del relativo protocollo di intesa tra Comune e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La delibera, illustrata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, è stata approvata con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena e Modena Civica e il voto contrario di Lega Modena, Movimento 5 stelle e Fratelli d’Italia; astensione per Europa Verde-Verdi.

“Attraverso un lavoro congiunto di Comune e Università durato mesi – ha affermato Vandelli – con il Protocollo d’intesa e il Masterplan è stato definito e condiviso un nuovo assetto finalizzato a qualificare e disciplinare il campus universitario delimitato dalle vie Campi, Vignolese, Araldi e Braghiroli, individuando le modalità per arrivare a un complessivo processo di razionalizzazione e riorganizzazione dell'area con un impatto importante anche sul contesto esterno all'università e sulla città stessa”.

“Il via libera al protocollo – spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – si inserisce nell’ambito dello sviluppo più complessivo della “Città universitaria”, indirizzo strategico che vede da tempo Comune e Università impegnati su vari fronti (alloggi per studenti, spazi didattici e di ricerca, trasporti, offerta formativa e didattica, integrazione degli studenti anche fuori sede, iniziative ed eventi, comunicazione e informazione) per far diventare quello di Modena sempre più un Polo universitario di eccellenza a livello nazionale, in grado di richiamare un consistente numero di studenti qualificando in questa prospettiva anche la città”.

L’assessora Vandelli ha spiegato che “il precedente Piano particolareggiato, ormai datato, aveva bisogno di essere allineato alle nuove strategie del Pug, con azioni di miglioramento ecologico-ambientale, dell’accessibilità carrabile e della sicurezza, delle attrezzature universitarie e dei servizi, oltre che per la mobilità sostenibile”.

Nel Masterplan, infatti, viene posta una maggiore attenzione alla qualità della vita degli studenti e del personale, prevedendo interventi di ampliamento e riqualificazione degli spazi aperti, residenziali, didattici e per attività sportive anche al fine di migliorare il livello di sostenibilità ambientale ed energetica dell’ateneo. In particolare, vengono qualificati e incrementati le aree e i percorsi verdi, implementati con arredi e attrezzature, desigillate le zone a parcheggio, previste coperture verdi in corrispondenza dei nuovi edifici con l’obiettivo, tra l’altro, di mitigare l’effetto isola di calore all’interno dell’area universitaria. Si rafforzano le connessioni pedonali, ciclabili e del trasporto pubblico tra il Campus, il centro, le stazioni e gli altri Poli universitari ed è previsto l’impegno a costruire una piattaforma comune anche con l’Ausl per individuare insieme nuove misure per la mobilità pubblica con il coinvolgimento dei Mobility manager dei vari enti.

Il Masterplan va quindi a disegnare una cornice di riferimento per individuare i singoli progetti da portare a finanziamento e da realizzare nel tempo: “Si parte con un primo stralcio attuativo finanziato per 25 milioni di euro dal Miur per la realizzazione del nuovo edificio del Dipartimento di Scienze biomediche – ha concluso Vandelli – ma Comune e Università collaboreranno per l’attuazione dell’intero Masterplan impegnandosi a individuare ogni possibile fonte di finanziamento”.

Il nuovo edificio su via Campi-2

Consiglio spaccato, il dibattito in aula

L’approvazione della delibera per la predisposizione del masterplan del progetto “Modena città universitaria-Campus universitario di via Campi” è stata preceduta da un dibattito aperto da Enrica Manenti (Movimento 5 stelle) che ha motivato il voto contrario parlando di “documento troppo vago per disegnare uno scenario così a lungo termine”. La consigliera ha infatti sostenuto che il masterplan non fornisce indicazioni necessarie “per verificare una compatibilità con l’idea di città che abbiamo”, sottolineando, per esempio, che non è chiaro come verranno utilizzati gli edifici e che mancano informazioni sulle esigenze degli studenti, “come avviene invece in altri masterplan di campi universitari”.

Per Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) la delibera presenta una “visione ristretta” della maggioranza, diversa da quella del centrodestra, espressa da una mozione (respinta) del 2020: “Allora proponevamo un vero e proprio campus universitario, luogo di studio, relazioni e accoglienza anche di studenti stranieri”. La consigliera ha quindi affermato che la delibera (“scritta in modo troppo complicato”) propone azioni ecologiche, di mobilità e riqualificazione, “ma non riguarda propriamente un campus universitario e non c’è un pensiero sugli studenti”.

“Non possiamo votare un progetto di cui sappiamo pochissimo”, ha affermato Giovanni Bertoldi (Lega Modena), sostenendo che sarebbe stato necessario maggiore tempo per studiarlo e approfondirlo: “Stiamo approvando un masterplan senza neanche avere un confronto con la parte universitaria”. Per il capogruppo, in particolare, il documento non propone né idee nuove (“stiamo ricostruendo gli edifici danneggiati dal terremoto”) né una struttura innovativa e contemporanea (“preferendo un’idea diffusa di università che rischia di isolare gli studenti”).

“Senza questo documento un ente sovraordinato potrebbe portare avanti interventi in piena autonomia, senza beneficio pubblico né indicazione politica” ha chiarito Diego Lenzini (Pd) affermando quindi che il masterplan “ha il compito di dare una direzione, inserendo ogni scelta operativa nella cornice del Piano urbanistico generale”.

Motivando il voto d’astensione, Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha dichiarato che l’azione del Comune attraverso il masterplan “potrebbe essere più risolutiva”. La consigliera ha dunque espresso perplessità per alcuni aspetti “poco convincenti” previsti dal protocollo d’intesa, come l’aumento dei parcheggi o la rimodulazione di obiettivi e finalità nel caso in cui il masterplan risulti, anche in parte, non realizzabile: “Faccio fatica quindi a dare sostegno pieno a un documento le cui intenzioni potrebbero essere più o meno disattese”.

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