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Cronaca

"Viva", nella provincia di Modena presenti oltre 130 defibrillatori

Sono circa 10mila gli studenti di scuole medie e superiori addestrati alle manovre di rianimazione di base e mille le persone certificate all’uso dello strumento

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

In attesa dell'arrivo dei mezzi di soccorso, il defibrillatore è uno strumento salvavita che può essere utilizzato dal personale laico, cioè non sanitario, che abbia seguito un corso di poche ore per imparare a usarlo e per apprendere le manovre di rianimazione di base, come il massaggio cardiaco. Sensibilizzare e fornire informazioni sulla rianimazione cardiopolmonare sono gli obiettivi di “Mani per la Vita”, la manifestazione in programma in piazza Matteotti a Modena dal 17 al 19 ottobre con incontri, storie e dimostrazioni pratiche.

Già da anni l’associazione Gli Amici del Cuore e il 118 di Modena soccorso organizzano programmi di informazione e formazione sul primo intervento in caso di persone colpite da arresto cardiaco. A oggi sono circa 10mila i giovani delle scuole medie e superiori di Modena e Provincia addestrati alle manovre e oltre mille le persone certificate all’uso del defibrillatore. Lo strumento, inventato dal professor Bernard Lown, fornisce una scossa capace di riavviare la parte elettrica del cuore causa del fenomeno di arresto. Fino a qualche tempo fa poteva essere utilizzato solo da personale medico, mentre grazie alla legge 120/2001 può ora essere usato da qualsiasi persona adeguatamente addestrata e certificata allo scopo. I moderni defibrillatori, infatti, parlano in italiano, fanno la diagnosi, suggeriscono se è il caso di usare lo strumento salvavita e guidano l’operatore, che quindi non è tenuto a improvvisazioni.

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