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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Duplice omicidio di Castelfranco, rinviato a giudizio Salvatore Montefusco

L'uomo nel giugno dello scorso anno uccise a colpi di fucile la moglie Gabriela Trandafir e la figlia di lei, Renata Alexandra, confessando subito dopo. Oggi in udienza anche la costituzione delle parti civili

Questa mattina Salvatore Montefusco, il 70enne che uccise a colpi di fucile la moglie Gabriela Trandafir e la figlia di lei, Renata Alexandra, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di duplice omicidio aggravato all'esito dell'udienza preliminare.

Il duplice omicidio, immediatamente confessato da Montefusco, si era consumato nella loro casa di Via Cassola di Sotto, nella frazione di Cavazzona di Castelfranco Emilia la mattina del 13 giugno 2022 dopo un furioso litigio. Un tragico epilogo di una situazione da tempo deteriorata, testimoniata da ben sei denunce che negli ultimi anni Gabriela Trandafir aveva presentato nei confronti del marito per aggressioni verbali, minacce e anche il posizionamento di un dispositivo gps sull'auto di lei per controllarne gli spostamenti. Gli stessi vicini di casa, negli attimi seguenti la barbarie avevano dichiarato di aver assistito più volte a litigi durante i quali erano intervenute anche le Forze dell'Ordine. 

Oggi in Tribunale, oltre ai familiari delle vittime, si sono costituiti parti civili anche diversi enti, tra cui la stessa Provincia di Modena. Tra le motivazioni che hanno portato la Provincia di Modena alla richiesta di costituzione di parte civile, il fatto che "la violenza sulle donne rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona, ed anche un fenomeno che coinvolge l’intera struttura della società" e che "il danno da essa causato comporta anche la lesione del diritto-dovere pubblico spettante alle Istituzioni di garantire l’integrità psicofisica dei propri cittadini". Anche l'Associazione Casa delle donne contro la violenza ODV di Modena si è costituita parte civile, dichiarando che "l’ammissione della costituzione dei Centri antiviolenza come parte civile nel processo ha una fortissima valenza, in quanto riconosce che la violenza domestica e nelle relazioni di intimità, di cui il femminicidio rappresenta troppo spesso l’esito finale, non è solo una lesione dei diritti della singola donna né un fatto che riguarda la sfera privata". Ammessa infine anche la costituzione del Comune di Castelfranco Emilia come parte civile, il quale aveva già dichiarato di voler "devolvere l'eventuale risarcimento a sostegno delle azioni di prevenzione contro violenza sulle donne, sostenendo, in primis, i progetti dello Sportello antiviolenza locale".

Ora, sarà la Corte di Assise a decidere la sorte di Salvatore Montefusco, che si trova in carcere dal giorno della commissione del duplice omicidio.

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