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Cronaca Strada Sant'Anna / Strada Sant'Anna

"Trasporto pubblico: gli autisti Atcm-Seta? Disattenti verso i non vedenti"

La segnalazione di Ivan Galiotto, presidente dell'Unione Italiana Ciechi di Modena: "Il problema per i non vedenti è rappresentato dalle sintesi vocali sui bus: gli autisti si rifiutano di attivarle"

Tutto sommato, a Modena si vive bene. Anche se sei non vedente. Ad assicurarcelo è il neopresidente dell’Unione Italiana Ciechi di Modena, Ivan Galiotto, 28 anni e una Laurea in Economia, che vive in città dal 2004. Il trasporto pubblico funziona, i semafori sonori anche: ce ne sono in abbondanza e si spera possano aumentare ancora. Uno solo è il problema sollevato da Galiotto, che si fa portavoce di tutti i non vedenti residenti in città: le sintesi vocali sugli autobus, che, incredibilmente, sono disponibili sulla maggior parte dei mezzi pubblici ma nessuno le sente, perché gli autisti si rifiutano di attivarle, adducendo le scuse più varie.

Forse, azzardiamo, per il fastidio della voce che annuncia le fermate, che costringe l’autista ad ascoltare in continuazione le stesse parole? Possibile? Noi non ci vogliamo credere, non solo perché le sintesi vocali sono un servizio ad un’utenza in realtà molto ampia, come ad esempio anziani e stranieri, ma soprattutto perché si perde l’occasione di creare un’eccellenza in regione, ovvero una città su misura per non vedenti, che potrebbero muoversi in completa autonomia.

Se il servizio c’è ed esiste (come ha assicurato il presidente di Uic Modena), come si fa a scegliere di non attivarlo? Questo in buona sostanza il quesito posto da Galiotto all’amministrazione di Amo (Agenzia per la Mobilità di Modena), nella speranza che si possano mettere presto a disposizione mezzi pubblici fruibili in completa autonomia da tutta l’utenza cittadina.

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