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Biomasse recuperate dal fiume Secchia, Unimore e Campogalliano per il recupero energetico

UniMoRe insieme ai comuni di Campogalliano e all'Unione delle Terre d'Argine, hanno organizzato per Mercoledì 7 Settembre un incontro sul recupero energetico delle biomasse nelle aree fluviali

Il recupero energetico delle biomasse in aree fluviali sarà l'argomento protagonsita dell'incontro di Mercoledì 7 Settembre che si terrà presso la facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari di UniMoRe. L'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prende in considerazione il  Comune di Campogalliano e l'Unione Terre d'Argine partners di un programma finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, per sostenere la ricerca industriale strategica rivolta all'innovazione in ambito energetico.

UNIMORE PROTAGONISTA. Il progetto ha come capofila il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi nel settore della Meccanica Avanzata e della Motoristica Intermech More di UniMoRe. Inoltre, coinvolti nel parternariato anche centri di ricerca specializzati in energia e agricoltura, legati alle Università di Parma e Bologna, oltre al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Non mancherà inoltre il fondamentale coinvolgimento di interlocutori industriali, raccolti attorno all’idea progettuale.

COME FUNZIONA IL PROGETTO. L'obiettivo del progetto è la modellazione, costruzione e validazione sperimentale di sistemi e impianti innovativi per lo sfruttamento energetico della biomassa legnosa ed erbacea (gassificazione e pirolisi), proveniente dalla manutenzione dell’alveo fluviale del fiume Secchia. Grazie alle qualificate competenze tecnico scientifiche che fanno parte del partenariato, REBAF mira ad un'ottimizzazione dell'efficienza energetica, permettendo contemporaneamente di affrontare il tema della manutenzione degli argini del fiume Secchia che lambisce i quattro Comuni dell'Unione Terre d'Argine (Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano), nel tentativo di individuare soluzioni innovative ed efficienti per la gestione degli sfalci e del materiale di scarto, e per ridurre il rischio di piene.

REBAF E I PROSSIMI PROGRESSI. REBAF vedrà quindi i quattro Comuni coinvolti direttamente, tramite la messa a disposizione di biomasse da manutenzione fluviale. Il contributo economico conseguente verrà destinato allo sviluppo del progetto sul territorio e, in senso più lato, ai temi energetici. Si prevedono inoltre la realizzazione di un sito web dedicato e la promozione di momenti pubblici  (visite guidate, convegni) per condividere l'avanzamento delle attività e dei risultati del progetto.

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