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Ausl, i sindacati tengono alta la protesta sulla trasparenza

Mercoledì 15 gennaio un primo incontro tra Azienda Sanitaria e rappresentanze sindacali, per fare il punto dopo i presidi di protesta. Intanto anche il Prefetto dichiara “legittime” le rimostranze dei sindacati prima verifica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Il recente stato di agitazione dei sindacati, che hanno tenuto presidi di protesta davanti alla sede aziendale di San Giovanni del Cantone, al Pronto Soccorso di Baggiovara e al Distretto di Modena, ha determinato il primo grande risultato sancito nientemeno che dal Prefetto di Modena che ha dichiarato “assolutamente legittime” le richieste di informazioni, nella logica della trasparenza, che si pretendevano a gran voce da mesi, anche sui tavoli di trattativa, e sempre negate. 

In questa fase, forti e onnipresenti con presidi anche durante le festività natalizie, si è ottenuto un altro importante risultato con l’ammissione ufficiale, da parte dell’Azienda, della presenza di amianto nella struttura del poliambulatorio di via del Pozzo. Ci chiediamo perché è necessario un pressing pubblico per ottenere queste dichiarazioni?

Spiace constatare che l'articolo apparso sui mass media locali, pur affermando che la situazione deve essere tenuta sotto controllo, nulla dice su cosa si intende fare per gli operatori che da decenni lavorano in quel luogo e che non erano a conoscenza della presenza di amianto nei pavimenti che, tutti questi anni, sono stati trattati senza gli accorgimenti che la normativa prevede. Cosa possono e devono pensare questi lavoratori per il passato? Possono stare tranquilli? Può l'Azienda preoccuparsi di loro? 

Altro risultato è la preoccupazione dell'Azienda di risolvere il caso dell’Accordo INAIL, unico punto nell’ordine del giorno dell'incontro fissato per il 15 gennaio prossimo. 

Non condividiamo l'atteggiamento anti sindacale di un'azienda che, in barba alle risposte che doveva dare in Prefettura, indice un incontro sindacale in pieno stato d'agitazione e su argomenti oggetti dello stesso, assumendosi l’onere della eventuale divisione del mondo sindacale fra chi dovesse partecipare all'incontro e chi, viceversa, non lo facesse per ovvi motivi legati all'indizione dello stato di agitazione. Non possiamo, quindi, dare spazio a chi potrebbe approfittare di questa situazione per accusare i sindacati in agitazione di bloccare o, addirittura, non voler discutere degli stessi argomenti che sono la fonte dell'azione sindacale. 

Pertanto, pur mantenendo in atto lo stato di agitazione, queste responsabili organizzazioni sindacati si presenteranno all'incontro del 15 gennaio, continuando però, all'esterno, a dimostrare la propria insoddisfazione con un ulteriore presidio di protesta che durerà per tutto il tempo dell'incontro. Parallelamente, in coerenza con la richiesta di trasparenza fatta all'azienda e che non può essere unilaterale, invitiamo ufficialmente i lavoratori interessati al tema in oggetto, (INAIL), ad intervenire per rendersi conto, personalmente, di come l’Azienda si proporrà all'incontro di mercoledì mattina.

Infine, sempre in ottemperanza al principio di trasparenza dell'agire sindacale, informiamo i lavoratori che, al termine dell'incontro di mercoledì 15, i sindacati ancora in stato di agitazione utilizzeranno tutti i canali disponibili ed ufficiali per rendere pubblico, agli iscritti, non iscritti e ai cittadini, il risultato finale dell'incontro. 

E' ora che anche i sindacati diano concreta attuazione ad un'azione vera di democrazia e trasparenza affinché il divario fra loro ed i lavoratori venga colmato, soprattutto in un momento delicato ed economicamente difficile come questo.  Chi non ha nulla da nascondere, non ha nulla da temere da un'applicazione vera e concreta della trasparenza democratica e del massimo coinvolgimento. Per queste ragioni continueremo, se l’azienda continuerà a “portarci a spasso”, la mobilitazione assieme ai lavoratori stante il fatto che è stato l’unico modo per ottenere, finalmente, delle risposte anche se, purtroppo, ancora minime. 
Siamo interessati ai risultati per i lavoratori e non alle contestazioni fini a sé stesse. Cisl/Fp 

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